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Bando periferie, Sala e Maistrello presentano il progetto "Vita sicura: interventi a favore della popolazione anziana". Previsti 300.000€

Di Note ufficiali Mercoledi 16 Agosto 2017 alle 15:14 | 0 commenti

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Questa mattina l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala (a sinistra nella foto) e il presidente della Consulta comunale degli anziani Alberto Maistrello hanno illustrato il progetto "Vita sicura. Interventi a favore della popolazione anziana" dell'importo complessivo di 300 mila euro e della durata triennale (2017-2020). Il progetto rientra nell'ambito della proposta "Liberare energie urbane", con cui il Comune di Vicenza ha partecipato al "Bando Periferie", classificandosi quarto tra 113 Comuni capoluogo d'Italia e aggiudicandosi un finanziamento di 17 milioni 794 mila euro per la realizzazione di 18 interventi, 2 dei quali riguardano, appunto, progetti sociali, tra cui "Vita sicura" relativo alla popolazione anziana.

Obiettivo del progetto "Vita sicura" è dotare la comunità e, quindi, l'amministrazione di strumenti di governance e vicinanza alla popolazione anziana attraverso l'individuazione di percorsi di monitoraggio, sostegno ed eventuale presa in carico professionale da parte dei servizi sociali e socio-sanitari, con l'attivo coinvolgimento delle associazioni di volontariato, del privato sociale, degli esercizi commerciali sensibilizzati e in rete.

"Il finanziamento "Liberare energie urbane" consente all'amministrazione comunale di realizzare una governance a favore di una fascia di popolazione che ci sta particolarmente a cuore - ha dichiarato l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala -. Gli anziani sono, infatti, prima di tutto una grande risorsa in termini di competenze, capacità, disponibilità. I nostri compiti consistono, da un lato, nel sostenere quegli anziani che per motivi economici o di salute non riescono a provvedere da soli ai propri bisogni; dall'altro nel valorizzare la disponibilità e la capacità di tutte quelle persone - anziane e non - che sono parte attiva oltre che protagonista della vita sociale. Per questo abbiamo voluto un progetto che prevedesse azioni a favore di tutta questa fascia di popolazione andando a rafforzare e a completare la filiera dei servizi messi a loro disposizione".

"Il progetto prevede, infatti, tre azioni integrate - ha precisato l'assessore Sala -: per quanto riguarda la prima, il sostegno di attività di formazione, informazione e vicinanza, garantendo alle associazioni contributi per supportare interventi specifici, premiando quelle realtà capaci di lavorare insieme e coinvolgere direttamente i beneficiari, e realizzando, così, interventi di prevenzione alla solitudine, che è una delle patologie più gravi di cui soffrono tanti anziani. La seconda azione va a raffrozare, invece, il servizio sociale, consentendo agli operatori di curare maggiormente sia la rete sociale dei singoli quartieri sia le singole situazioni; l'obiettivo è rendere possibile in ogni quartiere, alla fine del progetto, contare su un numero sufficiente di volontari preparati a sostenere un'attenzione agli anziani che si affianca a quella dei professionisti. La terza azione, fortemente collegata con la precedente, ci consentirà, infine, di avere a disposizione uno strumento - il registro delle fragiilità - in grado di geolocalizzare le situazioni più a rischio, così da poter intervenire tempestivamente sia nel caso di emergenze che ove si verificasse una carenza di servizi. Il registro, infatti, da una parte fornirà informazione ai tecnici sulla condizione di fragilità esistente, dall'altra avrà uno spazio aperto ai cittadini rendendo visibili e geolocalizzabili le risorse a loro favore (dalle farmacie, ai medici, ai supermercati che consegnano a domicilio, alle attività sociali e culturali, iniziative e quant'altro). Si tratta di un grande sforzo che stiamo per sostenere: credo che non solo ne valga la pena ma sia doveroso nei confronti di tanti anziani che hanno operato per il benessere collettivo e che ora vedono nel loro futuro tanta incertezza e preoccupazione".

"Sono molti gli anziani che godono di buona salute e che hanno costruito un'ottima rete di relazioni che consente loro un invecchiamento attivo positivo - ha concluso l'assessore - ma sono molti anche quelli che si trovano in condizioni di fragilità dal punto di vista economico e sanitario. La nostra sfida è non solo fare in modo che i primi siano di aiuto ai secondi ma anche favorire il welfare generativo, così che altre persone all'interno delle famiglie e delle associazioni diventino una risorsa per la fascia di anziani meno "fortunata"".


Descrizione del progetto
"Vita sicura" vuole rappresentare lo strumento di riordino e di programmazione degli interventi a favore della popolazione anziana finalizzato a garantire tutte le iniziative atte ad aumentare la possibilità per l'anziani di permanere il più possibile nel proprio contesto di vita. Non si tratta solo di garantire servizi per la domiciliarità, quanto piuttosto di passare da una forma di "servizio di assistenza domiciliare" ad una riqualificazione dell'abitare la propria casa, il proprio quartiere, la città.
Il progetto interesserà tutto il territorio cittadino e nella fase di avvio per gli interventi a favore delle persone vulnerabili si prevede il coinvolgimento di circa 2.500 anziani, ovvero la popolazione inserita nell'attuale elenco di persone con vulnerabilità. Per le azioni di formazione e sensibilizzazione si stima il coinvolgimento del 15% della popolazione tra i 65 e i 75 anni. A costoro sono rivolte le azioni di promozione e informazione necessarie per attivare interventi di tipo preventivo della perdita di autosufficienza.
Nello specifico, sono tre le azioni previste dal progetto.

Innanzitutto il Comune ha messo a regime il registro delle fragilità, la cui realizzazione è stata affidata al al Sistema Informativo Comunale che ha già provveduto all'affidamento del servizio di individuazione e monitoraggio dei cittadini in situazione di vulnerabilità a causa della propria condizione anagrafica o di salute in modo da predisporre opportune misure di sostegno (importo 28.300 euro).

In secondo luogo intende incrementare i servizi e le prestazioni a favore della popolazione anziana e in particolare delle persone con ridotta autonomia e a rischio di perdita di autosufficienza, non solo supportando attività a favore di tali soggetti ma anche implementando una rete territoriale in grado di valorizzare questa fascia di popolazione (importo stanziato pari a 241.700 euro). I servizi e le prestazioni sono rivolti prioritariamente a persone anziane (ultra 65enni) residenti a Vicenza in condizioni di rischio di perdita della propria autosufficienza, parzialmente autosufficienti o non autosufficienti che vivono nella propria casa; prevedono il sostegno alle attività di servizio sociale professionale sia nelle attività dirette ai beneficiari che nelle attività e servizi rivolti genericamente alla popolazione. Si intende affidare la gestione di prestazioni di servizio sociale ad integrazione del servizio sociale professionale comunale, per la predisposizione di progetti personalizzati con l'obiettivo prioritario di prevenire e ritardare la non autosufficienza; di prestazioni di servizi socio-educativi finalizzate alla promozione di forme di vicinanza alle persone anziane; del servizio "Estate Sicura". Gli operatori saranno inseriti presso le tre sedi dei Centri Servizi Sociali Territoriali del Comune di Vicenza e lavoreranno in maniera strettamente connessa con il servizio sociale comunale. Entro settembre sarà pubblicato il bando per l'affidamento del servizio (241.700 euro).

Infine, il Comune di Vicenza intende sostenere la valorizzazione e la promozione nei quartieri di occasioni di socialità, informazione e vicinanza con il diretto coinvolgimento delle associazioni di anziani presenti e degli anziani stessi, attraverso l'erogazione di contributi ad associazioni di volontariato e di promozione sociale che intendono collaborare - tramite la presentazione di progetti - per la costruzione di una rete territoriale a favore delle persone a rischio di perdita di autosufficienza e, più in generale, per la promozione di un invecchiamento attivo che ritardi la perdita della propria autosufficienza (importo stanziato pari a 30 mila euro). I progetti potranno riguardare attività e interventi in alcuni precisi ambiti: servizi di prossimità a favore di persone anziane segnalate dai servizi sociali che possano offrire a titolo gratuito del tempo per affiancare i beneficiari in attività quotidiane per garantire l'accompagnamento e la vicinanza, in particolare nel momento in cui possano emergere dei bisogni specifici (es.: piccole azioni come il recarsi in ufficio pubblico o ad una visita medica) o per contrastare la solitudine offrendo vicinanza e compagnia. Le attività previste non devono configurarsi in alcun modo come prestazioni sociali o socio sanitarie; sensibilizzazione e formazione dei volontari e della cittadinanza, per intercettare in maniera adeguata eventuali problematiche e situazioni di fragilità. Deve essere prevista la formazione e il monitoraggio costante dei volontari e cittadini/sensori. collaborazione per il trasporto di cittadini anziani che non possono usufruire di alternative, anche con il coinvolgimento di anziani attivi, considerato che non tutti i servizi sociali e socio-sanitari sono facilmente raggiungibili con il trasporto pubblico (autobus); deve essere previsto, qualora se ne renda necessario, un accompagnamento personalizzato non solo per il trasporto, ma anche per la mediazione con gli operatori dei diversi servizi; promozione nei quartiere di occasioni di socialità con il diretto coinvolgimento delle associazioni di anziani presenti e degli anziani stessi: sostegno ad un'attività capillare di informazione e raccolta dei bisogni, privilegiando il contatto diretto, senza escludere i consueti sistemi di comunicazione e diffusione delle iniziative (invio di lettere, avvisi, locandine). Il bando relativo all'affidamento del servizio è stato pubblicato sul sito del Comune di Vicenza alla sezione Pubblicazioni on line, Altre gare e avvisi (link: http://www.comune.vicenza.it/albo3/altri.php/178633). Gli interessati dovranno presentare domanda al settore Servizi sociali, in contra' Busato 19, entro le ore 12 di lunedì 30 ottobre. Il contributo massimo concedibile non potrà essere superiore al 70% delle spese ritenute ammissibili e comunque per un importo massimo di 5 mila euro per i progetti presentati da una sola associazione e di 7.500 euro nel caso di progetti presentati da più associazioni.


Dati sulla popolazione anziana
I dati sociologici mostrano come il fattore anagrafico e la frammentazione del sistema familiare individuano gli anziani (in particolare le persone con più di 75 anni) quali soggetti a maggior rischio di trovarsi in una situazione di fragilità e di disagio. E' questo un dato comune a tutti i Paesi Occidentali, particolarmente sentito in Italia in cui il numero degli over 65 è destinato a crescere per l'ingresso in questa fascia di età dei "baby boomer" (tendenzialmente i nati tra il 1964 e il 1952).
Al 31 dicembre 2016 su 112.198 residenti a Vicenza risultano 27.275 coloro che hanno più di 65 anni, pari al 24,3% della popolazione complessiva, con un indice di vecchiaia (numero di anziani oltre i 65 anni ogni 100 giovani tra 0 e 14 anni) pari a 177,6.
Le famiglie composte da anziani, pari a 19.334, rappresentano nel 2016 il 37,3% di tutte le famiglie vicentine. Il 65% è composto da un solo anziano. Nel dettaglio vivono soli 12.555 anziani, di questi oltre il 77% sono donne e oltre il 27% è di età superiore agli 85 anni.
Per quanto riguarda la distribuzione della popolazione anziana nel territorio, il maggior numero di individui si concentra nell'ex circoscrizione 2 (Riviera Berica) con un tasso che arriva nel 2016 a 351 anziani ogni 100 minori tra 0 e 14 anni.
Altre zone particolarmente significative relativamente alla presenza di popolazione con 65 anni e più riguardano il centro storico, i quartieri che si sviluppano intorno a via Quadri (Sant'Andrea, San Francesco e Araceli), quello di Laghetto e di Polegge.


Servizi a favore degli anziani
Per quanto riguarda i servizi erogati direttamente dal Comune, l'amministrazione comunale risponde al bisogno assistenziale della popolazione anziana attraverso un insieme di prestazioni e servizi articolati (servizi sociali e socio sanitari ad alta intensità sociale) e che interessano il 7,5% delle 19.334 famiglie di anziani residenti nel 2016 (popolazione residente over 65) per una cifra di 1.346 nuclei familiari di anziani in carico al servizio sociale.
La priorità nell'erogazione delle prestazioni è data agli interventi che possono contrastare e prevenire il ricorso a strutture residenziali, permettendo all'anziano di rimanere nella propria casa.
In particolare, i servizi sono finalizzati all'accoglienza (temporanea o definitiva) nelle strutture per non autosufficienti, al fine di garantire a coloro che non possono più rimanere nella loro abitazione un'adeguata accoglienza e garanzie di tutela della salute, attraverso l'erogazione di contributi economici finalizzati all'integrazione del pagamento della retta; agli interventi per la permanenza a casa dell'anziano, attraverso un sistema integrato dei servizi per la domiciliarietà che comprende: l'assistenza domiciliare, l'assistenza domiciliare integrata, la fornitura di pasti caldi a domicilio, il servizio di telesoccorso, interventi di sostegno economico, l'erogazione delle impegnative di cura domiciliare (ICD), trasporto sociale, integrazione della retta per la frequenza dei centri diurni socio-assistenziali.
Il servizio di assistenza domiciliare, nel corso dell'anno 2016 ha erogato complessivamente 33.212 ore di servizio a favore di 379 utenti, per una spesa totale di 660.468 euro.
Hanno usufruito del trasporto assistito 48 anziani.
Per il servizio pasti a domicilio nel corso dell'anno 2016 gli utenti autorizzati sono stati 264, i pasti consegnati 54485, la spesa a carico del Comune 128.710 euro.
L'attività di sostegno in favore degli anziani si è esplicata anche attraverso forme di aiuto economico, in particolare con l'integrazione delle rette di ospiti ricoverati in case di riposo e frequentanti i centri diurni (per un totale di 233 persone con un impegno complessivo di 1.270.334 euro).
Gli interventi a carico del bilancio comunale sono stati integrati con il sistema di provvidenze economiche erogate dalla Regione, per le quali l'attività amministrativa viene comunque svolta dal Comune.
In particolare, nel periodo considerato, per quanto riguarda le impegnative di cura domiciliare (ICD) sono stati assistite 316 persone ed erogati 629 contributi per un importo complessivo di 514.120 euro.
Nel 2016 sono altresì stati attivati 63 nuovi utenti al servizio di Telesoccorso, per un totale complessivo di 354 beneficiari.
Il Comune di Vicenza è inoltre beneficiario, anche per conto di 39 Comuni del Comitato di distretto est dell'Ulss 8 Berica, di un contributo (progetto Home Care Premium) erogato dall'Inps-gestione dipendenti pubblici, che vede attualmente 71 anziani non autosufficienti (ex dipendenti o genitori di dipendenti pubblici) godere del servizio per la permanenza nella propria abitazione.
Altri importanti servizi alla popolazione anziana sono gestiti ed erogati dall'azienda Ulss 8 Berica (servizi sanitari e socio sanitari ad alta intensità sanitaria), dai Centri Servizi presenti nel territorio, in particolare dall'Ipab di Vicenza, con la gestione diretta di servizi residenziali e semi residenziali, comprese strutture specificatamente dedicate al trattamento e al ricovero di persone con Alzheimer e decadimento cognitivo, dal privato sociale e dall'associazionismo. Tra questi ricordiamo i "Centri Sollievo", realizzati grazie a un finanziamento della Regione Veneto, che prevedono la possibilità per persone con Alzheimer in stato iniziale di trascorrere alcune ore della settimana in contesti di socializzazione, sollevando in parte il caregiver dall'impegno assistenziale.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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