Bando periferie, firmata la convenzione col Governo. Variati: "Da Roma finanziamento storico di 17 milioni 794 mila euro per accrescere la qualità urbana della città"
Lunedi 6 Marzo 2017 alle 15:37 | 0 commenti
E' stata firmata questa mattina a Roma a Palazzo Chigi dal presidente del consiglio Paolo Gentiloni e dal sindaco di Vicenza Achille Variati la convenzione che conferma l'assegnazione alla città del finanziamento governativo di 17 milioni 794 mila euro per la rigenerazione urbana. Al fianco del premier erano presenti la sottosegretaria, Maria Elena Boschi e il segretario generale di Palazzo Chigi, Paolo Aquilanti. Oltre a Vicenza, le città che hanno firmato oggi le convenzioni sono le Città metropolitane di Bari, Firenze, Milano, Bologna e i Comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana di Avellino, Lecce, Bergamo, Modena, Torino, Grosseto, Mantova, Brescia, Andria, Latina, Genova, Oristano, Napoli, Ascoli Piceno, Salerno, Messina, Prato, Roma. Il sindaco Variati era accompagnato dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza.
Com'è noto, Vicenza si è classificata quarta tra i 113 Comuni capoluogo d'Italia che hanno concorso al cosiddetto "Bando periferie", destinato a cofinanziare progetti di riqualificazione delle aree dismesse, entrando quindi nella rosa delle 24 città che hanno ottenuto subito i finanziamenti.
"È una giornata importante per Vicenza - ha dichiarato il sindaco Variati - non ho memoria di altri progetti finanziati dal Governo di tale entità per la nostra città . Si tratta di un progetto complesso, che accresce la qualità urbana della città ​ e che ci permetterà di realizzare ricuciture per i quartieri attraverso mobilità sostenibile e punti di aggregazione che contribuiranno a portare Vicenza tra le città all'avanguardia. Va sottolineato che Vicenza si è classificata al quarto posto assoluto fra tutti i Comuni italiani che hanno partecipato, riuscendo quindi ad entrare fra i 24 che hanno ottenuto subito i finanziamenti, unico capoluogo di provincia del Veneto ad aver raggiunto questo obiettivo. Ora l'impegno è progettare bene, con la collaborazione dei cittadini, gli interventi per cui abbiamo ricevuto il finanziamento". "Ringraziamo l'ordine degli architetti e l'Ance con cui abbiamo sottoscritto il protocollo d'intesa per la progettazione - ha aggiunto l'assessore Dalla Pozza -. Questo progetto ci consentirà di valorizzare aree verdi della città e di riconsegnare ai cittadini aree produttive dismesse da bonificare e di recuperare marginalità sociali. Il progetto, grazie al contributo dei privati, prima fra tutti la Zambon, ci consentirà di investire 48,8 milioni di euro".
La proposta "Liberare Energie Urbane", redatta dal Comune in collaborazione con Confindustria Vicenza - ANCE e Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Vicenza, ha ottenuto l'intera somma richiesta, pari a un finanziamento di 17 milioni 794 mila euro destinato ad alimentare un'operazione del valore di 48.830.859, di cui 4.723.905 euro già finanziati dal Comune e 26.312.000 euro dal privato. Come è stato ricordato questa mattina dopo la firma della convenzione nella conferenza stampa tenutasi nella sede romana di Anci dai sindaci dei Comuni vincitori del bando, il progetto presentato dal Vicenza punta a "lavorare sui vuoti, sugli spazi interstiziali lasciati dismessi dalla delocalizzazione degli insediamenti produttivi che creano una cesura tra i quartieri residenziali urbani".
Sono 18 gli interventi del progetto, coordinati tra loro secondo i sistemi delle "energie verdi" (parchi nuovi o esistenti da riqualificare), delle "energie grigie (attività produttive dismesse con aree da bonificare) e delle "reti" (itinerari ciclabili, trasposto pubblico, bike sharing, ma anche progetti sociali). Nel dettaglio, le aree ex produttive che il Comune riqualificherà grazie al bando riguardano l'ex Centrale del latte, l'ex Zambon, via Monte Cengio, le ex acciaierie Valbruna e Beltrame. Ci sono poi le aree verdi rappresentate dal parco della Pace (accessi e parcheggi) e dal parco dell'ex colonia Bedin Aldighieri, i parchi storici Querini (ex serre Cunico) e Campo Marzo (viali laterali). Questi luoghi saranno messi in rete tra loro e con il resto della città e del territorio grazie a un progetto di bike sharing, attraverso un nuovo servizio a chiamata diurna per il trasporto pubblico locale dalle aree periferiche, e tramite la connessione ciclabile con i Comuni della cintura urbana. E' previsto nel progetto anche un intervento di sistemazione idraulica in via da Pordenone e strada dei Molini, indispensabile a non marginalizzare quella zona di esondazione dell'Astichello. Il piano prevede inoltre interventi che riguardano servizi alla persona, dalla riqualificazione dell'ex scuola elementare di Laghetto a quella delle vie Torino, Firenze e Ippodromo (entrambi recuperando idee progettuali presentate dai cittadini nell'ambito del bando sul bilancio partecipativo). Due interventi sono infine finalizzati a iniziative di sostegno degli anziani e per il reinserimento sociale delle persone che vivono in condizioni di marginalità .
Complessivamente, il progetto riguarda 2.437 mila metri quadrati di superficie verde, 92 mila metri quadrati di aree ex produttive riqualificate ad uso pubblico, 6.683 metri quadrati di edifici rigenerati; 68,5 chilometri di piste ciclabili; 16 mila abitanti coinvolti dall'innovazione sul trasporto pubblico locale e quasi 3 mila cittadini interessati dai nuovi servizi di tipo sociale.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.