Bando per contributi alle imprese del tabacco. Manzato: "Incentivi per innovazione"
Giovedi 4 Agosto 2011 alle 16:49 | 0 commenti
Giunta Regionale Veneto - In applicazione della Misura 144 del Programma di Sviluppo Rurale, su iniziativa dell’assessore regionale all’agricoltura, Franco Manzato, la Giunta ha approvato un bando per l’assegnazione di contributi, fino a un massimo di 9 mila euro per azienda da erogarsi in un triennio, ai produttori di tabacco del Veneto che ne facciano richiesta entro il prossimo 30 settembre.
“Tali risorse – spiega Manzato – vanno a compensare, seppur in minima parte, le imprese tabacchicole che hanno subito una riduzione dei premi erogati dall’Unione Europea nel 2010. L’importo erogato alle aziende aventi diritto sarà distribuito sotto forma di contributo triennale decrescente nel periodo dal 2011 al 2013â€.
L’azione regionale è volta a favorire interventi di ristrutturazione o riconversione per contenere gli effetti negativi della riforma dell’Organizzazione Comune di Mercato. “Saranno finanziabili – spiega l’assessore – azioni quali l’acquisto di nuovi macchinari finalizzati alla ristrutturazione o riconversione colturale, l’acquisizione di hardware e software per attività di comunicazione e commercio elettronico, la realizzazione di impianti per la produzione di energia a esclusivo utilizzo aziendale, l’introduzione di attrezzature finalizzate alla riduzione dell’impatto ambientale dell’agricoltura, interventi di ammodernamento irriguo. Si tratta essenzialmente di incentivi alle innovazioni aziendali, al fine di rendere più competitive le circa 400 aziende della filiera del tabacco, la cui coltivazione occupa nel Veneto all’incirca 8 mila ettari di superficie agricolaâ€.
I requisiti necessari per accedere ai fondi sono innanzitutto aver subito la riduzione di almeno il 25% dei premi incassati dall’UE nella scorsa annualità rispetto al 2009, la presentazione di un piano delle spese di investimento previste e l’impegno alla coltivazione di tabacco nel triennio dal 2011 al 2013, con un minimo di 5 mila metri quadri di superficie dedicata.
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