Banche popolari, Busin (LN): decreto è svendita di patrimoni e lavoro
Giovedi 12 Marzo 2015 alle 15:08 | 0 commenti
Il deputato della Lega Nord Filippo Busin, Capogruppo Lega Nord e Autonomie in Commissione Finanze​, annuncia il voto contrario del Carroccio sulla riforma delle banche popolari
La riforma delle banche popolari è incostituzionale, discriminatoria, superficiale e crea danni incalcolabili: il governo svende per decreto oltre 150 anni di storia economica del Paese e sottrae ai territori la ricchezza che hanno generato, gettando in pasto ai grandi interessi speculativi istituti solidi, che hanno garantito il credito in tempi di crisi.Â
Sono almeno 20mila i posti di lavoro a rischio, come stimato da Assopopolari.
Stigmatizzo anche la scelta di procedere per decreto nonostante ci fossero i tempi per un iter legislativo ordinario, il limite discriminatorio e aleatorio degli 8 miliardi, oltre il quale scatta l’obbligo, per le banche popolari, della trasformazione in SpA e la cancellazione del voto capitario, assolutamente ingiustificato, visto che in Europa le prime ottanta banche con questa governance hanno un attivo medio superiore ai 150miliardi di euro.
Questa pseudoriforma è un favore ai grandi gruppi speculativi che consegnerà nelle mani di pochi, probabilmente stranieri, le ricchezze e i patrimoni delle popolazioni operose e risparmiatrici che vivono nelle ricche terre padane, l’ennesima svendita di un patrimonio non solo economico, ma soprattutto culturale.
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