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Banche, Giulio Romani (First Cisl): con la crisi solo 67 milioni di sanzioni ma 28 miliardi di perdite

Di Rassegna Stampa Domenica 3 Giugno 2018 alle 21:50 | 0 commenti

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La crisi che ha colpito 10 banche italiane ha lasciato profonde ferite con perdite per azionisti e obbligazionisti, esborso di soldi pubblici per lo Stato e posti di lavoro persi ma secondo il sindacato First Cisl le sanzioni a manager e istituti di credito delle banche finite in crisi dal 2011 sono state solo 67 milioni di euro. In uno studio la First rileva come inoltre ai vertici di questi istituti siano andati bonus per 113 milioni di euro.

Per questo, rileva il segretario Giulio Romani, «serve una legge che punisca chi procura i disastri bancari mentre nei cda deve sedere un garante pubblico indicato dalla Banca d'Italia di concerto con il Mef e una rappresentanza minima dei dipendenti negli organi di controllo».

La ricerca mette in fila le conseguenze della crisi su 10 banche: il Monte dei Paschi, le due banche venete integrate in Intesa Sanpaolo (Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca), le quattro banche «risolte» (Etruria, CariChieti e Banca Marche poi passate a Ubi e Carife poi transitata a Bper) e le tre casse acquisite da Cariparma (Carim, Carismi e Caricesena). Da lì sono arrivati: 27,6 miliardi di perdite, 10,6 miliardi di soldi pubblici utilizzati per fronteggiare le emergenze, 3,4 miliardi bruciati dal Fondo Atlante, 4,7 miliardi stanziati dal Fondo di risoluzione, 14.000 posti di lavoro perduti, cui si aggiungono altre 5.000 uscite in Intesa, 470.000 azionisti che hanno perso del tutto o in parte i loro risparmi, con l'aggiunta di migliaia di obbligazionisti, alcuni solo parzialmente rimborsati con 181 milioni del Fondo interbancario.

da Il Messaggero.it


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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