Banche di credito cooperativo: "le uniche vere banche di territorio nel vicentino"
Martedi 26 Settembre 2017 alle 11:57 | 0 commenti
Le BCC/CRA della provincia di Vicenza presentano nella nota della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo che pubblichiamo i dati positivi del bilancio semestrale aggregato e sottolineano la loro vocazione territoriale. Utile a 5,6 milioni di euro. Un impegno sul territorio che continua e che nell'ultimo semestre migliora anche nei risultati le già buone performance del 2016 soprattutto sotto il profilo di presenza territoriale e servizi capillari alla clientela, di prestiti a famiglie e imprese, di solidità patrimoniale.
I dati aggregati dei bilanci semestrali delle Banche di Credito Cooperativo e Casse rurali della provincia di Vicenza forniscono un quadro di Banche dinamiche e in salute con un utile netto aggregato di 5,6 milioni di euro. Rimane invariato, a dispetto dei tagli di agenzie nei territori, operati dal sistema bancario negli ultimi mesi in particolare, il numero di filiali BCC.
Sono sempre 130 gli sportelli BCC che servono il territorio di competenza delle Banche di Credito Cooperativo in provincia di Vicenza ovvero Banca Alto Vicentino- Credito Cooperativo di Schio Pedemonte e Roana, Banca San Giorgio Quinto Valle Agno, Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola, BCC Vicentino (Pojana Maggiore), Bassano Banca e Banca del Centroveneto- Longare. Queste ultime due Banche diventeranno una sola realtà con decorrenza della fusione il 1 ottobre prossimo.
"Le nostre realtà bancarie - commentano le Direzioni riunite delle BCC/CRA Vicentine- negli ultimi vent'anni hanno svolto una preziosa funzione di sostegno all'economia reale, anche durante il lungo periodo di crisi e non si sono mai tirate indietro soprattutto per finanziare piccole e medie imprese, start up, famiglie.
Abbiamo accresciuto le nostre quote di mercato in maniera significativa e abbiamo migliorato l'efficienza operativa con prodotti e servizi di qualità e su misura del cliente, contribuendo a costruire nel tempo un'identità comune, dove il profitto non è certo al primo posto. Non solo: abbiamo organizzato una originale rete di protezione che ha garantito stabilità e preservato clienti e collettività da ogni onere relativo alla gestione delle difficoltà all'interno del sistema e abbiamo prodotto forme efficaci di auto-organizzazione.
Tutto ciò- chiariscono dalle BCC vicentine- costituisce un patrimonio unico, originale e indivisibile che siamo chiamati a gestire ormai come unico riferimento territoriale per la nostra provincia in uno scenario di Riforma del Credito Cooperativo in Italia che dovrà tenere conto di eccellenze e migliori pratiche".
Sul versante impieghi, le BCC nella provincia di Vicenza accrescono la loro capacità di far fronte a nuovi prestiti a famiglie e imprese con una quota che raggiunge i 4,06 miliardi di euro (+ 1% rispetto al dato di dicembre 2016). Considerando la quota di crediti che scade fisiologicamente, il dato incrementa ulteriormente l'ottimo risultato (+2%) rispetto al 2015 e dimostra la vitalità delle BCC nel concedere nuovi impieghi e nel sostenere l'economia reale.
Aumenta la raccolta complessiva a 6,5 miliardi di euro (+1,6% sul dato di dicembre 2016), in particolare trainato dalla quota di raccolta indiretta (+7,2%).
La capacità delle BCC di gestire, tramite le loro strutture centrali, prodotti multibrand per la raccolta gestita, garantisce scelte di qualità e soluzioni su misura molto richieste in questo momento.
A dare ragione del sentimento di fiducia per la vera Banca del territorio è il dato relativo alla base sociale della Cooperazione vicentina. Aumentano ancora i soci, che sfiorano le 34 mila unità (+1,4% rispetto al dato di dicembre 2016) mentre i dipendenti calano fisiologicamente in virtù di cessazioni e pensionamenti (-0,4%). I fondi propri, che misurano la solidità della banca, ammontano a 532 milioni di euro (+1,8%) rispetto al dato di fine 2016.
Il Tier 1 Capital Ratio delle BCC/CRA della provincia di Vicenza, ovvero l'indice che misura la solidità degli Istituti, raggiunge a livello medio aggregato il 15,1%, ben al di sopra dei minimi regolamentari e della media del sistema bancario: dunque una conferma sulla solidità , sull'efficienza e la dinamicità di Banche locali vicentine ben patrimonializzate.
Gli utili sono destinati per oltre l'80% a riserva, ovvero al rafforzamento del patrimonio della banca; il 3% nella promozione della cooperazione; e una fetta nel sostegno delle tante attività (culturali, sportive, ricreative...) del territorio per un dato aggregato delle Banche di Credito Cooperativo della Provincia di Vicenza che nel 2016 ha superato ancora la soglia dei 1,5 milioni di euro.
L'obbligo di impiegare il 95% della raccolta nella zona di competenza della banca favorisce in modo pressoché esclusivo famiglie e imprese locali; oltre a questo ogni BCC per Statuto deve rivolgere la mutualità a favore dei soci (oltre il 50%) che sono residenti.
Le BCC venete, e le vicentine in particolare nel loro insieme, detengono la maggior quota di operatività con la finanziaria Veneta "Veneto Sviluppo" e con i Consorzi di garanzia e sono in grado, attraverso le banche di secondo livello che le assistono, di finanziare le PMI anche per grandi progetti con operazioni in pool. L'elevata specializzazione attraverso il Mediocredito Centrale le rende molto attive sul versante produttivo e per gli investimenti.
"Abbiamo fatto del localismo e del territorio la nostra forza- attestano le BCC beriche, dati e Statuti alla mano. Lo sviluppo delle nostre piccole e medie impese e l'attività di sostegno alle famiglie e al tessuto sociale locale passa esclusivamente per le BCC".
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