Quotidiano | Categorie: Lavoro

Bancari Cgil e Cisl Vicenza: "le bugie su Equitalia"

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 20 Ottobre 2016 alle 15:34 | 0 commenti

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La nota congiunta delle Segreterie provinciali rappresentanze Sindacali Aziendali Equitalia Servizi di riscossione First/Cisl Fisac/Cgil

“Bye bye Equitalia”? Le dichiarazioni del Capo del Governo in merito alla “chiusura “ di Equitalia e al fatto che le more e le sanzioni sono frutto del modo di riscuotere di Equitalia sono demagogiche e semmai utili a raccogliere consensi. Equitalia potrà anche cambiare nome e collocazione ma come “funzione” continuerà ad operare quale soggetto che riscuote tasse e imposte non pagate, quindi, in realtà, non si chiude niente. Le sanzioni e le more sono stabilite dalle leggi dello Stato, infatti quando vengono incassate vanno riversate all’Ente Impositore.

L’unico onere che trattiene Equitalia è l’aggio che le permette di autogestirsi senza gravare sul Bilancio dello Stato e quindi su tutti i cittadini che pagano regolarmente le tasse.

Se si cambiassero le leggi che regolano l'attività di riscossione, da domani Equitalia potrebbe anche regalare fiori anziché spedire cartelle.

L'ennesimo condono è un grave errore; vengono “abbuonate” le sanzioni e gli interessi di mora, che vanno agli Enti e non ad Equitalia; è sbagliato far credere ai cittadini che si rimedia così alle storture dell'Esattore.

E’ come dire che in Italia se paghi le tasse, anche con sacrifici e nei tempi dovuti, sei poco furbo, perché se non rispetti le scadenze paghi di meno.

Che siano le stesse Istituzioni ad attaccare Equitalia, nel paese con il più alto tasso di evasione fiscale d'Europa, è un atto vergognoso.

Gli 8000 lavoratori del Gruppo Equitalia sono a fianco dei contribuenti in quanto con la loro professionalità li aiutano nei momenti di difficoltà cercando le soluzioni più idonee ai loro problemi, con l’aggravante che i politici, invece, si limitano a recitare proclami e non intervenire con radicali modifiche delle leggi.

Gli 8000 lavoratori di Equitalia che negli anni si sono sobbarcati un lavoro ingrato, oggi criminalizzato, che hanno preso solo schiaffi e mortificazioni in tutte le direzioni per colpa di quella politica trasversale che ha preferito lo scarica barile, chiedono chiarezza sul loro futuro.

A questo paese serve una seria politica fiscale, non proclami.

Leggi tutti gli articoli su: cgil, cisl, Equitalia

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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