BPVi e Veneto Banca, Variati: “fondo per gli azionisti - risparmiatori truffati”. La recita continua: servono centinaia di milioni
Giovedi 13 Luglio 2017 alle 23:30 | 0 commenti
Pubblicato alle 16.46, aggiornato alle 23.30. Ricordando in premessa che ammonterebbe a qualche centinaio di milioni (Riccardo Federico Rocca l'ha quantizzata per noi in 800 milioni) la somma necessaria per corrispondere un "ristoro" adeguato alle decine di migliaia di soci risparmiatori truffati (lunedì scorso anche Variati è finalmente arrivato a usare questa parola costretto dalla pressione della folla a palazzo Trissino) vi proponiamo, comunque, il commento del sindaco Achille Variati sui provvedimenti in aula in Parlamento sul salvataggio della Banca Popolare di Vicenza, pieno al solito di belle parole, ma vuoto di contenuti e soprattutto così tardivo e minimale per l'obiettivo che si pone da non meritare l'esposizione mediatica che anche noi oggi gli diamo col nostro video.
Ma a noi piace dire e far vedere tutto a tutti, perchè ognuno valuti con la propria testa e non solo con le nostre convinzioni, sia pure nate da oltre 7 anni di denuncia del marcio del sistema intorno a Gianni Zonin (cfr. "Vicenza. La città demolita").
Ecco, quindi, prima il video automagnificatorio di Variati, che gli è dovuto dopo quello sulle... difficoltà provate e sulle promesse fatte di un grande gesto in caso di approvazione del DL e, di seguito, le dichiarazioni del nostro sindaco.
"Dopo la lettera che ho inviato lunedì al Presidente del Consiglio dei Ministrie e ai Presidenti di Camera e Senato, ieri a Roma ho nuovamente interloquito con il Governo. Reputo francamente ingiusto che in questa intricata vicenda siano date garanzie ai risparmiatori, ai lavoratori e ai titolari di obbligazioni subordinate, ma non sia prevista nessuna tutela per gli azionisti. In particolare, non c'è nessuna sicurezza di recuperare le risorse per coloro che in ragione di controversie per atti o fatti occorsi prima della cessione dimostrino di essere stati truffati dalle banche o dimostrino evidenti violazioni dei doveri di informazione e corretta esecuzione delle operazioni.
Nulla viene detto né garantito nei confronti degli azionisti; infatti c'è chi ha rinunciato ad aderire all'offerta di transazione perche confidava nell' esito positivo di ricorsi, cause civili e giustizia penale. Ho portato la mia voce di sindaco perché ci sia l'impegno del Governo per assicurare che per le banche poste in liquidazione coatta possa esserci l'istituzione di un fondo di solidarietà ad hoc per poter rispondere ai danni di contenziosi con gli azionisti e concedere rimborsi preferenziali per le perdite ingiustamente subite dagli azionisti, in gran parte piccoli azionisti, azionisti-risparmiatori e non speculatori. L'impegno del Governo deve diventare norma e fare riferimento all'articolo 47 della Costituzione secondo cui la Repubblica "tutela il risparmio in tutte le sue forme". Sto cercando di mettere la mia voce a disposizione di una causa giusta, vediamo se il Parlamento riuscirà a fare qualcosa".
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