Banca Popolare di Vicenza, depositata citazione nei confronti del vecchio Cda per miliardi di euro di danni
Venerdi 7 Aprile 2017 alle 11:22 | 0 commenti
"Apprendiamo in queste ore che è stata finalmente depositata la citazione di Banca Popolare di Vicenza nei confronti del vecchio CdA per miliardi di euro di danni. Riteniamo indispensabile che in tale atto sia prevista una richiesta di sequestro cautelativo. Un processo di questa portata è normale pensare che duri un periodo tale da poter consentire ai soggetti citati di svuotarsi di ogni bene. L'azione di responsabilità rischia di restare solo un involucro vuoto". Queste sono le dichiarazione dell'associazione Noi che credevamo nella BPVi in merito alla vicenda venuta a galla in queste ore, cioè che il danno patrimoniale subito dalla Banca Popolare di Vicenza a causa delle condotte illecite e degli episodi di mala gestione addebitabili alla vecchia gestione si attesta ad almeno due miliardi di euro.
Questo è quanto si apprende dopo l'inoltro, da parte della banca, dell'atto di citazione e notificato a 32 ex esponenti dell'istituto. Nell'atto di citazione si legge che Gianni Zonin è stato: "il vero e proprio dominus della banca". Sostenuto da un gruppo di consiglieri e sindaci a lui particolarmente legati" Zonin "era in grado per carisma, autorevolezza e per esperienza, di indirizzare la volontà dell'organo collegiale, lasciando ben poco spazio al confronto dialettico. La sua capacita di influenza e di indirizzo trova molteplici conferme nel modus operandi della banca. A partire dall'assenza di dialettica collegiale e dalla mancanza di qualsiasi voce critica, che costituiscono un tratto distintivo del consiglio di Bpvi e danno la misura del dominio assoluto esercitato dal presidente su consiglieri e sindaci, regalati al ruolo di semplici spettatori di scelte, all'evidenza, maturate altrove". Un dominio che emergeva, ad esempio, nella scelta dei consiglieri alla cui selezione Zonin "presiedeva", "evitando qualunque forma di discontinuità ".
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.