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Bambini, libri gialli e biblioteche: giovedì inaugurazione di "La casa dei sogni di carta"

Di Giuliano Corà Martedi 3 Maggio 2011 alle 22:24 | 0 commenti

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Due anni sono passati da quando Massimiliano Giugni, Presidente del Comitato Genitori della Scuola Elementare "G. Zanella", pubblicando il suo "Le piccole indagini della Seconda A", cercò di dar voce e vita ai fantasmi che da sempre si aggirano per i sotterranei della Scuola, le ombre dolenti e ingiustamente dimenticate di quanti, adulti ma anche bambini, vi si rifugiarono durante gli anni della guerra e le ore dei bombardamenti, ascoltando di fuori il fischio e il rombo delle bombe, chiedendosi se, quando fossero usciti, avrebbero ritrovato la loro casa, e magari anche i loro parenti, sperando comunque che una di quelle non colpisse mai proprio la scuola, per non dover verificare di persona se davvero quei cunicoli erano così resistenti come si diceva.

Anche nelle aule, in quei mesi dell'autunno 2009, v'era stata una ‘presenza': quella di un vecchio - tanto vecchio - ex allievo, un signore mite, elegante e gentile, che a novantacinque anni - solo pochi giorni prima di morire - aveva voluto rivedere i corridoi della sua infanzia e la vecchia casa, confinante con la scuola, in cui aveva abitato, per portarsi via un ultimo ricordo, ma anche per lasciare qualcosa di sé e della sua lunga esistenza ai bambini ed alla scuola che l'aveva visto crescere.
A tutti costoro ha ridato la parola Massimiliano Giugni - padre di due bambine allieve di quella scuola, già noto scrittore vicentino - con una storia bellissima, fitta di cunicoli polverosi, di scatole del tesoro, di bambini perduti e ritrovati, di misteri da svelare, che non fa rimpiangere le storie ‘di avventure' che leggevamo da ragazzi. C'è tutto il nostro passato, in questa storia: la guerra, gli sfollati, i bombardamenti, i ricordi ... Anche quelli, appunto, del vecchio Antonio Zanella, che prima di andarsene ha voluto tornare a cercare se stesso nei luoghi e addirittura nelle stanze che lo avevano visto bambino, ma anche quelli, soprattutto, dei nonni della Seconda A di allora. Loro sono stati, infatti, gli ispiratori del libro, quelli che - con le memorie, i colloqui coi nipoti, le carte ingiallite ripescate dai bauli in soffitta - hanno ‘dettato' a Giugni più che la traccia: potremmo dire il nocciolo e la sostanza del suo libro. Da loro, e tramite i bambini, è nata la storia, che dunque in parte dobbiamo, è vero, alla fantasia ed alla perizia di Massimiliano, ma che in gran parte è - bisogna ricordarlo - patrimonio e vera e propria creazione collettiva della Classe. Ecco perché, infatti, è facile leggervi anche un'affettuosa ricerca di ‘radici', offerta non solo e non tanto a noi adulti quanto soprattutto ai nostri bambini, a volte spinti troppo affannosamente verso un futuro mirabolante ma indefinito, e che giusto per questo rischiano troppo spesso di rimanere senza un passato con cui confrontarsi, e nel quale individuare le proprie origini.
Ha poi, questo libro, un ‘valore aggiunto' di particolare e preziosa importanza per la scuola "G. Zanella". Sappiamo tutti che aria tira - economicamente (solo economicamente ...) parlando - nella scuola italiana. I Comitati Genitori contribuiscono ormai massicciamente ad ogni spesa necessaria per la didattica. C'è chi si paga i gessi, chi il sapone, chi la carta igienica, chi le fotocopie ... Manca poco che chiediamo loro di fare una colletta per pagare lo stipendio agli insegnanti: al vostro buon cuore. Così, sin dall'inizio, l'idea di Giugni è stato concepita con un fine economico preciso: quello di destinare tutto il ricavato delle vendite (escluse le pure spese di stampa) a finanziare la ristrutturazione della nuova Biblioteca scolastica. Il Comune ci ha messo di suo - ed è moltissimo - la ristrutturazione del vecchio appartamento del custode, attiguo alla scuola ed inutilizzato da anni, ma tutto il resto - libri e arredi - è stato finanziato con la notevole somma raccolta appunto con la vendita del libro. Anche il progetto della ristrutturazione è opera di un genitore della scuola, titolare a Vicenza dello Studio NB02, che lo ha firmato ed offerto gratuitamente.
Ora finalmente ci siamo. Giovedì 5 maggio, alle ore 18.00, presso l'Aula Magna della scuola, verrà ufficialmente inaugurata "La casa dei sogni di carta". Interverranno all'inaugurazione il Vicesindaco, Alessandra Moretti, e l'Assessore ai Lavori Pubblici, Ennio Tosetto.
Di questa nuova Biblioteca (che, è importante precisarlo, sarà poi anche a disposizione del quartiere) lasciateci dire che, come operatori scolastici - genitori e insegnanti - siamo profondamente orgogliosi.
Una biblioteca nuova è testimonianza di una scuola che non è ‘fannullona', ma che lavora e costruisce nonostante tutto, inventando da sé, all'occorrenza, le risorse di cui ha bisogno, perseguendo l'obiettivo di una sempre più ampia diffusione della cultura e della conoscenza.
Soprattutto, una nuova biblioteca è testimonianza di una scuola che, lungi dallo ‘inculcare' checchessia, opera invece per la formazione critica e libera delle menti, unica via percorribile per formare cittadini onesti ed essere umani liberi e creativi.
Saremo lieti di spiegarlo a chiunque vorrà intervenire all'inaugurazione.


Giuliano Corà, Insegnante della Scuola "G. Zanella" - aprile 2011


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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