Baldo: Vicenza non ricorda i suoi filosofi
Martedi 22 Dicembre 2015 alle 15:12 | 0 commenti
Riceviamo dal prof. Italo Francesco Baldo e pubblichiamo
La Biblioteca civica Bertoliana ha rifiutato per “non in linea con la propria programmazione†la presentazione di un libro sul l filosofo vicentino Giuseppe Zuccante, che fu Storico della filosofia (Grancona, Vicenza, 1857 - Milano 1932). Nel 1895 fu nominato prof. di storia della filosofia all’Accademia scientifico-letteraria di Milano, poi (1923) trasformata in facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Statale. Si occupò soprattutto di positivismo e di filosofia antica e del ruolo delle donne nell’ambito della filosofia.
Fin da giovane brillante studente del Ginnasio Liceo “A. Pigafetta†si era segnalato e al suo valore è stata dedicata una lapide in ricordo all’entrata di quella istituzione, che allora era detta “la piccola Atene†per l’importanza degli studi e della formazione che dava ai suoi studenti. Nel corso della sua vita ha collaborato con Giovanni Gentile anche per la stesura di alcune voci dell’Enciclopedia Treccani Le sue principali opere sono: Saggi filosofici (1892); La dottrina della coscienza morale nello Spencer (1896; 2ª ed. 1905); Fra il pensiero antico e il moderno (1905); Socrate (1909); G. Stuart Mill e l’utilitarismo (1922); Uomini e dottrine (1926); Aristotele e la morale (1926), quest’ultima di grande attualità .La sua opera su Dante è stata più volte ristampata, ultima edizione Padova, Libreria Universitaria, 2010)
 Con grande attenzione e dedizione Silvia Maron e Raffaello Peotta hanno preparato un saggio sul filosofo, delineandone la biografia e il pensiero (ed. Media, 2014). Di grandissima attualità l’analisi che S. Maron fa degli scritti dello Zuccante sulla danna in Platone e in Socrate, quasi anticipando quelle analisi che nell’Università di Verona hanno visto all’opera recentemente, insigne studiose come la professoressa Adriana Cavarero, di cui è ben noto il saggio Diotima: il pensiero della differenza sessuale, Milano,La tartaruga, 1987. La docente ha stimolato così tanto la ricerca che ne è nato un preciso gruppo, il Gruppo Diotima Comunità filosofica femminile.
Non si comprende il diniego della Biblioteca Bertoliana a presentare il pregevole volume su G. Zuccate, le ragioni addotte non sono da considerarsi valide, visto che nell’ambito della Biblioteca vengono presentati i più disparati testi, che non hanno certo linee comuni.
Purtroppo i filosofi vicentini non godono in patria di quella considerazione che, invece, godono altrove, come è stato per il centenario del filosofo vicentino, docente anche al Liceo Pigafetta, Mario Dal Pra, nemmeno ricordato nella sua qualità di partigiano con incarichi importanti nel Partito d’Azione.
Forse bisogna essere graditi a qualcuno per essere presentati e ricordati?
Si chiede al Signor Sindaco Achille Variati il perché di questo trattamento, che non trova certo ragioni culturali, ma, dicono,  di programmazione e che non  sono rintracciabili, per trasparenza, nel sito della Biblioteca Civica Bertoliana.
Non ci si può che dispiacere di quanto accaduto, e si è certo che la luce della filosofia possa sempre illuminare  anche i bui sentieri e che la Biblioteca Bertoliana possa essere autenticamente quella clinica dell’anima, come recita il motto che in lettere greche era impresso sulla facciata della prima sede e che ora giace in oscuro sito della sede attuale.
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