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Bacino di Caldogno, il sociologo Giorgio Osti studia l'aspetto sociale dell'operazione

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 21 Ottobre 2014 alle 16:39 | 0 commenti

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Riceviamo dal Comune di Caldogno e pubblichiamo
Sotto la lente dello studioso il tema della partecipazione e della mediazione con la popolazione interessata rispetto alle decisioni della realizzazione dell'opera pubblica.  Nel fine settimana anche il professor Giorgio Osti, sociologo dell'Università di Trieste (professore associato di sociologia dell'ambiente e del territorio presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Trieste), che si occupa di problemi ambientali, di questioni legate allo sviluppo rurale, è stato in visita al cantiere del Bacino di laminazione di Caldogno.

Poco prima della visita del Presidente Zaia, il professore ha incontrato i tecnici comunali e il sindaco Marcello Vezzaro e l'assessore Luisa Benedini, che gli hanno spiegato l'intera vicenda del bacino i laminazione, dalle prime ipotesi degli anni immediatamente successivi al 1966, fino al progetto dei primi anni 2000 e all'epergenza del dopo Ognissanti 2010. Il professore è particolarmente interessato agli aspetti della mediazione e partecipazione della popolazione locale alle decisioni prese rispetto alla grande opera infrastrutturale per la difesa idrogeologica, pertanto ha approfondito il tema del rapporto con proprietari e agricoltori e cittadini che abitano nella zona e quindi anche il tema delle servitù di allagamento.
In particolare ha conosciuto anche il consigliere regionale Costantino Toniolo che ha svolto un ruolo di collegamento con la Regione del Veneto e il sindaco di Villaverla Ruggero Gonzo che ha partecipato alla mediazione con i proprietari essendo molti di loro residenti nel suo comune a Nord del Bacino.
Il professor Osti quest'anno all'Università di Trieste tiene il corso di sociologia di sviluppo locale e pianificazione territoriale. Ha insegnato sociologia del territorio anche all'Università di Trento.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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