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Bacino anti alluvione a Caldogno, Gruppo Oasi di Vegre: danno anche in termini economici

Di Edoardo Pepe Mercoledi 9 Novembre 2016 alle 15:25 | 0 commenti

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Il Gruppo Spontaneo Promotori Oasi di Vegre è tornato a paventare uno danno in termini di conservazione ambientale e di progresso culturale alle giovani generazioni sul bacino Timonchio a causa del bacino anti alluvione a Caldogno: "non solo: si aggiungerebbe un danno anche in termini economici, viste le potenzialità di natura turistica che le oasi ecologiche hanno dimostrato di sviluppare, laddove le Amministrazioni Locali hanno saputo operare con intelligente lungimiranza". Il Gruppo (foto) ha anche osservato che "se, come si teme, le reiterate promesse pubbliche di conservare l’area umida di Vegre venissero disattese, verrà inferto un grave colpo alla credibilità politica e personale dei nostri governanti sia a livello locale che regionale".

Ciò è quanto emerso nell’incontro che si è tenuto nella mattinata di lunedì 8, alla vigilia dell’inaugurazione del secondo stralcio del bacino di laminazione lungo il Timonchio. Sino a che punto le preoccupazioni espresse dal Gruppo, in primis dal suo leader Angelo Alberi, potranno essere mitigate, se non smentite? 

"Il comune di Caldogno - sostiene l'associazione - forse per pudore, pare avere annunciato quasi alla chetichella: risulta che i consiglieri di minoranza abbiano ricevuto l’invito solo il giorno precedente la manifestazione. Lo si potrà comprendere, forse, nel corso dell’inaugurazione indetta per le ore 11 di martedì 9 presso la zona Serafini del Comune, con la presenza, sembra, anche del governatore Luca Zaia, e cioè proprio di chi in prima persona aveva pubblicamente promesso la realizzazione dell’oasi".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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