Babbo Natale negato a scuola, Finco: proteste giuste, ma subite da bimbi e famiglie
Lunedi 14 Gennaio 2013 alle 17:50 | 0 commenti
Nicola Finco, consigliere regionale Lega Nord - "Siamo arrivati all’assurdo, anche a vietare Babbo Natale ai bambini per protesta contro i tagli del Governo. E così a rimetterci sono sempre i più piccoli, le nostre tradizioni e la nostra identità . Ogni protesta è legittima, tanto più contro politiche che impoveriscono la scuola, ma qui stiamo ormai sfiorando l’assurdoâ€.
Il consigliere leghista vicentino Nicola Finco raccoglie una ulteriore segnalazione riguardo il Natale negato in un istituto vicentino, il Comprensivo 7 del capoluogo, dove decine di genitori hanno inutilmente richiesto che lo “sciopero delle Festività †rientrasse almeno in Avvento.
“Riprendo volentieri la segnalazione che questi papà e mamme mi hanno rivolto dopo il mio intervento sul caso di Tezze – dichiara Finco –, perché dà l’idea di quanto sia necessaria una riforma che modelli l’istruzione agli alunni e non alle diverse ideologie degli insegnanti. Mi sarei augurato che il sindaco Variati prendesse pesantemente posizione in merito nonché provvedimenti concreti come ha fatto il suo collega Lago a Tezze. Ma forse il suo vice e assessore all’Istruzione, Alessandra Moretti, era troppo impegnata nelle Primarie per occuparsi dei problemi dei vicentini: del resto i tagli statali alla scuola li ha votati il Pd di Bersaniâ€.
“Ad ogni modo, in questo caso, le maestre del Comprensivo 7 si sono riunite e alla luce dei tagli hanno deciso di sospendere in blocco tutte le consuete attività natalizie per i bimbi della materna San Francesco. Questo nonostante la presenza del Babbo Natale e la relativa festa non costassero nulla all’Istituto, perché finanziate dal contributo scolastico versato dalle famiglie per far fronte alla scarsità di risorse. Concordo con questi genitori quando denunciano che la protesta contro il Governo nulla ha a che fare con i bambini, che vanno tenuti fuori e salvaguardati nel loro diritto a celebrare il Nataleâ€.
“Quanto scritto dalle insegnanti in risposta alle famiglie – prosegue Finco – è grottesco: sostengono che la Natività non è rappresentata solo da una giornata ma sarebbe un ‘percorso di emozioni, sentimenti e conoscenze che avvicinano il bambino a un messaggio molto più grande’, ribadendo che Babbo Natale non sarebbe stato presente nella Festa conclusiva ‘sempre pensata in funzione dei genitori’. Comprendo il disagio dei papà e delle mamme, simile a quello delle famiglie di Tezze sul Brenta dopo che la preside ha sostituito i canti natalizi tradizionali con brani di 883, Gino Paoli, Titanic, Ricchi e Poveri. Su quest’ultimo ho presentato interrogazione alla Giunta regionale e il sindaco Valerio Lago ha già fatto segnalazione al Ministero. Mi auguro che esempi del genere non si ripetano, e che da parte del corpo insegnante si mettano da parte le ideologie e le proteste riportando la scuola (tanto più la materna) a misura di bambino prima che a luogo in cui inscenare il proprio disappuntoâ€.Accedi per inserire un commento
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