Azioni o cash, dov'è la differenza? Lo dice Verlato al Cda della BpVI
Venerdi 4 Maggio 2012 alle 10:56 | 0 commenti
Sulla questione della rinuncia ai benefit da parte dei dirigenti della Banca Popolare di Vicenza e della conversione di parte degli emolumenti in azioni da parte di Presidente e Cda, pubblichiamo il commento di chi l'aveva posta, alla risposta dell'Istituto di via Btg. Framarin.
La risposta della Responsabile delle Relazioni Stampa della Banca Popolare di Vicenza non ha, purtroppo fugato le mie perplessità . In Veneto diciamo che il rammendo é peggiore del buco e mi pare che questo sia il il caso in questione. Lascerei stare il fatto, discutibile, che le azioni ai consiglieri siano un rafforzamento patrimoniale per la banca.
Mi lascia , invece, attonito che ricevendo un terzo di emolumenti in azioni BpVI, anziché in contanti, possa essere considerato un gesto pro crisi equiparabile a quello dei dirigenti. Stante la salute finanziaria dell'Istituto in questione, avere azioni o contante é esattamente la stessa cosa. Dove sta allora il sacrificio?
Adriano Verlato
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