Autonomia, il presidente Zaia invia a Erika Stefani proposta di legge delega. Il ministro: buona base di partenza
Giovedi 12 Luglio 2018 alle 21:21 | 0 commenti
Pubblicato alle 16.09, aggiornato con commento ministro alla 21.21. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha trasmesso al ministro per gli affari regionali Erika Stefani la proposta di legge delega per il riconoscimento dell’autonomia differenziata, in attuazione del terzo comma dell’art. 116 della Costituzione. Il testo della proposta, elaborato dalla Commissione trattante istituita dalla Giunta regionale a seguito degli esiti del referendum regionale del 22 ottobre scorso, disegna – anticipa il presidente in questa nota - un “innovativo percorso istituzionaleâ€, che prevede la stipula di una intesa tra Governo e Regione per una legge delega che dettagli “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia†per tutte le 23 materie previste dalla Costituzione.
La proposta inviata dal Veneto al Governo suggerisce anche una ipotesi di legge delega: in otto articoli il testo individua i principi di carattere generale, composizione e modalità della commissione paritetica che dovrà predisporre i decreti legislativi e l’ambito di attribuzione di competenze nelle 23 materie.
“Con questo contributo – dichiara il presidente – il Veneto auspica la positiva prosecuzione del dialogo istituzionale già instaurato con il governo, nel rispetto delle aspettative espresse dai 2.273.000 veneti che si sono pronunciati con la consultazione referendaria di nove mesi faâ€.
Così commenta il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Erika Stefani: "Ci è stata presentata dalla delegazione trattante del Veneto una proposta dettagliata. La riteniamo una buona base di partenza. Il prossimo mercoledì gli economisti, tributaristi e costituzionalisti della delegazione veneta e quelli del ministero si incontreranno per un confronto. Sottolineo che il grande lavoro fin qui svolto è politicamente neutro e apre a una straordinaria fase che porterà il Paese verso l'autonomia differenziata come prevede la costituzione. L'obiettivo che ci poniamo è quello che le regioni possano esprimere al meglio le loro potenzialità per rispondere adeguatamente ai bisogni dei cittadini".
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