Autonomia, Finco (Lega): "parole Ministro Stefani strumentalizzate". E frecciata a Fracasso e il Pd: "ricordate il referendum del 4 dicembre?"
Mercoledi 19 Settembre 2018 alle 15:54 | 0 commenti
“Il ministro Erika Stefani sta studiando lo strumento migliore perché il processo delle autonomie vada a buon fine. E a chi, come le opposizioni, polemizza sulle parole del ministro per gli Affari regionali, vaneggiando di ‘commedia delle parti’, rispondiamo che sta solo strumentalizzando quanto da lei detto a Roma, dal momento che non ha mai affermato che non ci sarà una legge delegaâ€. Così - in una nota - Nicola Finco, Capogruppo della Lega Nord in Consiglio regionale del Veneto, commenta quanto dichiarato dal ministro Erika Stefani che, in audizione presso le Commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, ha discusso dell’autonomia.
“Stefano Fracasso e il Partito democratico dovrebbero ricordare che al referendum del 4 dicembre 2016 gli italiani hanno dato una risposta chiara sulle riforme che il Paese deve attuare, muovendosi in direzione delle autonomie locali. Renzi voleva svuotare le Regioni e potenziare lo Stato centrale†continua Finco. “Oggi otto Regioni del nord e del centro-Italia hanno chiesto maggiore autonomia, secondo quanto previsto dalla Costituzione. Le procedure, ha sottolineato oggi il ministro, saranno le stesse per tutte, mentre diversi saranno invece i contenuti delle intese. Non possiamo che apprezzare l’operato del ministro Stefani e del governo in quanto per la prima volta, dopo tanti anni di battaglia, la parola autonomia a livello romano non è più un tabù, ma una necessità per migliorare le condizioni di vita dei cittadini e delle imprese attraverso un’amministrazione che sia più vicina ai territori e che sappia interpretare al meglio le loro esigenzeâ€.
Il capogruppo Finco si è soffermato anche sui costi dell’autonomia, sottolineando come “Il Ministro Stefani abbia escluso un aggravio di spese sulla finanza pubblica in quanto prevarrà il costo storico per le materie trasferite. Ci auguriamo che il passo successivo sia quello di introdurre costi standard a livello nazionale per rendere più efficiente la macchina pubblica da nord a sud e diminuire gli sprechiâ€.
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