"Giornata mondiale per la consapevolezza dell'autismo", Manuela Lanzarin: "dal 2 aprile e per una settimana il Veneto si veste di blu"
Sabato 1 Aprile 2017 alle 19:35 | 1 commenti
Con un intervento dell'Assessore regionale al Sociale Manuela Lanzarin, presente nella nota che pubblichiamo, si sono aperte oggi, nella Sala Diocesana di piazza Duomo a Padova, le iniziative di "Il Veneto si Veste di Blu", programma di incontri e manifestazioni a tutto campo che, fino all'8 aprile, metterà in evidenza una malattia penalizzante e in aumento statistico, come l'autismo, del quale domani, domenica 2 aprile, è la giornata mondiale ("Giornata mondiale per la consapevolezza dell'autismo, ndr). "Come dice il titolo dell'incontro di oggi - ha detto Lanzarin - occorre lavorare insieme a favore di una rete di servizio alle persone malate e alle loro famiglie. Non a caso abbiamo riattivato il Tavolo Regionale sull'Autismo dove lavoriamo assieme alle Associazioni e ai genitori e, appena il 23 marzo scorso, abbiamo istituito il Coordinamento Tecnico regionale per i Disturbi dello Spettro Autistico, composto da esperti e specialisti di alto livello (qui il decreto regionale del 23 marzo, ndr)".
"Il Coordinamento si riunirà per la prima volta la settimana prossima e - ha aggiunto l'Assessore - inizierà il suo lavoro con un monitoraggio sulla situazione dell'applicazione delle linee guida regionali e di quelle nazionali dell'Istituto Superiore di Sanità , anche alla luce dell'inserimento dell'autismo nei Livelli Essenziali di Assistenza nazionali, obbligatori in tutta Italia sulla base del dettato dell'articolo 32 della Costituzione".
"In particolare - ha concluso Lanzarin delineando le principali strategie regionali in tema di autismo - abbiamo alcune priorità : realizzare e rafforzare efficaci percorsi di continuità , focalizzare l'attenzione sul passaggio dall'età evolutiva all'età adulta, spingere sull'inserimento lavorativo dei pazienti adulti, puntare sempre di più su strutture residenziali e semiresidenziali organizzate con un approccio multidisciplinare e con un coinvolgimento forte dei famigliari; potenziare i servizi di diagnostica e neuropsichiatria".
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