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Aumento Iva, Rebecca (Confcommercio): va nella direzione opposta alle nostre imprese

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 20 Maggio 2013 alle 18:05 | 0 commenti

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Confcommercio Vicenza - “Il possibile aumento a luglio dell’Iva dal 21 al 22% andrà ad infuocare un’estate che metterà a dura prova la resistenza di molte imprese del commercio del turismo e dei servizi – commenta Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza. Anche se la previsione d’aumento non riguarda i beni di prima necessità, l’impatto sui prezzi toccherà circa il 60-70% dei beni in commercio, con ovvie ripercussioni negative sulle vendite di tantissime attività commerciali, che anche a livello locale, stanno già vivendo un momento tremendo”.

“E’ evidente – continua il presidente di Confcommercio della provincia di Vicenza - che un ulteriore inasprimento dell’imposta sarà deleteria per i consumi, che continueranno a calare, percorrendo la direzione opposta a quella che serve alle nostre imprese. Ricordiamoci che l’Iva è, appunto, l’imposta che grava sui consumi, ovvero un’imposta “neutra” per settori come l’industria e l’artigianato, che riversano l’imposta sul successivo passaggio, ma particolarmente incisiva sull’andamento del commercio, turismo e servizi, che sono gli unici settori a diretto contatto con il consumatore finale. Ovvio che se aumenta l’Iva dovranno di conseguenza aumentare i prezzi dei prodotti, ma in tutto questo, oltre i consumatori, ne risentirà negativamente il comparto commerciale, che dovrà fare i conti con una situazione ancora più difficile, con la costante del calo dei consumi che dura ormai da anni”.

“Ma se le vendite si ridurranno ancora – afferma il presidente Rebecca -, poiché la capacità di spesa dei consumatori  è quella che è, ed è tartassata da continui prelievi fiscali, la situazione per molti negozi diventerà insostenibile. Ci sono operatori commerciali che per resistere, e soprattutto per non licenziare i dipendenti che conoscono da una vita, stanno intaccando i propri risparmi, ma questa è una situazione che non può andare avanti per molto. Ci auguriamo quindi che il Governo trovi le risorse che servono al Paese, da una seria e imprescindibile politica di controllo e riduzione della spesa pubblica e non dall’aumento dell’Iva. La domanda interna tra investimenti e consumi muove l’80% del PIL ed è ferma: alzare l’aliquota Iva significa deprimere ancor più il sistema, portandolo a rischi estremi”.

“Aggiungo un’ultima osservazione - dice Rebecca -: da qui all’estate, le nostre imprese sono sottoposte a pressione fiscale inaudita, che parte dalle prime rate 2013 della Tares, la tassa sui rifiuti e servizi; a giugno ci sarà l’Imu, poiché l’imposta per i beni strumentali non è stata sospesa; vanno poi aggiunti il pagamento del saldo delle imposte sui redditi 2012 e i contributi previdenziali; il primo acconto imposte sui redditi e contributi 2013 e il saldo e acconto Irap, imposta regionale sulle attività produttive. Infliggere un ulteriore colpo alle vendite, aumentando l’aliquota Iva, non va nella direzione di creare sviluppo e occupazione, né tanto meno ricchezza su cui calcolare le imposte da versare allo Stato”.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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