Attivista M5S vicentino espulso per aver criticato: "il peggior fascismo e stalinismo"
Venerdi 20 Dicembre 2013 alle 15:13 | 0 commenti
Riceviamo da Ennio Cunial e pubblichiamo - Il Cinque Stelle è un movimento che ha fatto della trasparenza uno dei suoi capisaldi. Un altro caposaldo è quello per cui i panni sporchi, a differenza dei vecchi partiti, si lavano in piazza: trasparenza assoluta, zero vergogne, zero segreti. Questi nobili intendimenti però sono sempre più sporcati da chi ha una concezione puerilmente viziata della democrazia interna.
In questo senso i casi si stanno moltiplicando nel M5S del Veneto. E purtroppo quanto accaduto al sottoscritto ricade in questo libro che da attivista genuino mai avrei voluto leggere.
Ho deciso pertanto di denunciare alla opinione pubblica la inaccettabile opera di ostracismo messa in opera da qualcuno tra i responsabili della piattaforma elettronica meglio conosciuta come «Meetup Veneto» del M5S. Una piattaforma virtuale di lavoro e coordinamento nell'ambito della quale noi attivisti scambiamo idee, discutiamo proposte cercando di raccordare le istanze del territorio con l'attività dei supporter e degli eletti nelle istituzioni.
Senza uno straccio di motivazione ho appreso da una e-mail a me inviata e generata dalla piattaforma veneta, della la mia estromissione. In passato avevo rivolto alcune critiche al signor Simone Contro, responsabile per la piattaforma per il Vicentino, circa i motivi, per nulla sostanziati, che lo avevano indotto per settimane a procrastinare la mia iscrizione al meetup veneto. Oggi mi trovo cacciato. Ma perché?
A questo punto va sottolineato che una condotta del genere, chiunque l'abbia messa in moto, non solo è ridicola, ma è anche degna del peggior fascismo e del peggior stalinismo. La mia esclusione non solo è profondamente scorretta, ma è figlia di un approccio demente e velatamente psicotico, tipico di chi non riuscendo a sostenere il contraddittorio tenta di cancellare la controparte: non accorgendosi che facendo così mette alla berlina il movimento e pure sé medesimo dacché si dà la patente del pusillanime e del codardo. Soprattutto perché la e-mail che in qualche modo attesta la mia, chiamiamola così, espulsione (un istituto che non esiste nel M5S) non è firmata e non presenta alcun riferimento.
Alla faccia della chiarezza e della trasparenza.
È bene che gli attivisti veneti del M5S sappiano di questi atteggiamenti da guappi di periferia per le considerazioni del caso. Va da sé che i guappi almeno la faccia ce la mettono. Spero che l'autore, o gli autori, di questa carineria nei miei confronti abbiano le palle di manifestarsi. Chiedo pertanto un pubblico contraddittorio alla presenza degli organizer del meetup Veneto. Chiedo pertanto un confronto pubblico CON TUTTI I MEMBRI DEL meetup del Veneto e rivolgo l’invito in special modo a David Borelli il nostro attivista storico per la piattaforma del Veneto.
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