Attacco animalista ad allevamento visoni. Allevatori salvano animali ed ecosistema
Domenica 31 Ottobre 2010 alle 17:10 | 0 commenti
FederFauna, Spagna. Nella notte di sabato 23 ottobre 2010, una fattoria che alleva visoni in Galizia en Coruna, e' stata attaccata dagli animalisti. Nell'azienda che ha circa 300 femmine e 1500 animali in totale, il 40% delle gabbie sono state aperte e 300 animali sono fuoriusciti mettendo a rischio la propria incolumita' e l'ecosistema locale.
Maud Druart, coordinatrice EFBA, racconta a FederFauna che l'azienda attaccata e' vicina ad altre 3 in un raggio di 4 km e che c'e' una persona fissa che gira in macchina per tutte e 4 le aziende a fare i controlli durante la notte. Una fortuna, visto che cio' ha permesso di scoprire in tempo l'azione degli animalisti e di recuperare quindi gli animali. Solo uno, infatti, mancherebbe ancora all'appello e nessuno sarebbe finito schiacciato dalle auto. Sembra che gli animalisti aggressori appartengano al gruppo "Igualdad Animal", lo stesso gruppo che diffuse l'altra settimana un video intitolato "la dura vita dei visoni in Spagna", poi ripreso anche dai media italiani. Video che non solo non diceva nulla circa l'azienda o il luogo in cui sarebbe stato realizzato, ma che sembra non abbia nemmeno nulla a che fare con la Spagna e con l'allevamento spagnolo dei giorni nostri. Il responsabile dell'associazione degli allevatori locali, infatti, spiega che "e' impossibile che quelle immagini siano provenienti dalla Spagna" dove sussistono controlli rigorosi e dove, come poi nel resto del mondo civile, non ha senso per gli stessi allevatori detenere animali in cattive condizioni. Eppure da noi, qualcuno ha scritto che quelle foto e quei video erano "realizzati clandestinamente dall'associazione animalista, per dimostrare che i suoi attivisti non mentono quando accusano gli allevatori"!... Troppo spesso purtroppo l'illegalita', se animalista, e' descritta come impresa eroica e a favore degli animali, anche quando in realta', gli animali li danneggia.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.