Quotidiano | Categorie: Politica

Assemblea provinciale Pd, Quero: progetto forte del partito, dialogo con alleati, primarie

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 24 Giugno 2011 alle 20:53 | 0 commenti

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Ieri sera a Vicenza si è riunita l'assemblea provinciale del Partito Democratico. Secondo Matteo Quero, consigliere provinciale, "è stata una buona assemblea, perché ha messo le basi di un buon percorso verso le elezioni dell'anno prossimo. Un progetto forte del Pd, il dialogo aperto con le forze politiche alternative al centro-destra, elezioni primarie per la scelta del candidato presidente."
Di seguito riportiamo il suo intervento

Come prima cosa vorrei ringraziare il nostro segretario provinciale, perché per la prima volta il Partito Democratico affronta la discussione sulle strategie per le elezioni con i tempi giusti.
Le divisioni nel centrodestra sono sotto gli occhi di tutti e lo sono anche in Provincia. Il collante del potere è forte, ma è meno forte quando è l'unico motivo di coesione. La sfida elettorale alla Lega è aperta e può diventarlo ancora di più se noi facciamo le scelte giuste.

Il voto ha cambiato il linguaggio della politica, ha cambiato l'ordine del giorno della discussione pubblica. Abbiamo smesso di parlare di alleanze e di sigle e siamo tornati ad occuparci di contenuti. Io dico che questo cambiamento è molto positivo e deve spingerci a mettere i contenuti al centro del nostro discorso ai vicentini.
La Provincia è un'entità lontana e astratta per molti cittadini. E se l'unico modo di gestirla fosse quello di Schneck, forse varrebbe davvero la pena abolirle. Ma devo dire anche l'esperienza di consigliere provinciale mi ha convinto di un fatto. La Provincia può essere a fianco dei nostri Comuni, oppure può essere un attore assente, distratto, a volte persino dannoso. Ma questo non dipende dalla sorte, dipende dalle scelte che prende o che non prende chi la guida. E quindi dipende anche dal risultato delle prossime elezioni.
Ci sono delle partite su cui dobbiamo combattere una battaglia politica. I fatti di questo ultimo anno e le stesse scelte degli elettori ci indicano chiaramente il vocabolario delle nuove priorità.
Alleanza.
In un momento di crisi una comunità in genere cerca di unire le forze. Questo centrodestra parla invece il linguaggio della divisione: Nord contro Sud, centrodestra contro il resto del paese, Governo e premier contro tutti. Noi dobbiamo proporre un patto di coesione sociale. Nelle aziende del nostro territorio, lavoratori e imprenditori sentono di essere sulla stessa barca, però la politica non propone un analogo gioco di squadra e parla d'altro. L'agenda del governo si è separata da quella del paese reale. Noi dobbiamo rimetterle assieme, anche nella nostra realtà locale.
Beni comuni.
La costruzione di uno sviluppo sostenibile parte dalla cura e dall'investimento su quel bene comune non riproducibile che è il nostro ambiente, il nostro territorio. Serve un modello di sviluppo diverso da quello basato sul consumo continuo di nuovo territorio. Ce ne ha ricordato la necessità l'alluvione.
Cittadinanza.
Ci serve una Provincia che unisca la comunità dei vecchi e dei nuovi vicentini. La Provincia ha scelto di disinvestire su questo fronte. Noi dobbiamo porci il problema dell'integrazione: nella chiarezza delle regole, nel rispetto della legalità, ma anche con il coraggio dell'inclusione, perché ormai il vicentino è la terra di una seconda generazione di immigrati. Quella dei ragazzi nati qui e che a volte parlano pure il nostro dialetto.
Energie.
La Provincia magari non ha grandi risorse, ma può attivare energie. Con le sue politiche del territorio, ad esempio. Cosa metteremo al posto dei vecchi capannoni? Nuovi centri commerciali o le industrie innovative del terzo millennio? Questo dipende anche dalle scelte della Provincia. Che scelte si promuovono per favorire l'uso di energie rinnovabili e lo sviluppo di un indotto collegato? Come si riqualifica il territorio? L'energia è anche quella dei progetti. La Provincia ha perso quasi mezzo milione di euro di finanziamenti x i progetti sull'integrazione degli stranieri perché non aveva una progettualità con cui usarli. Le idee servono. A moltiplicare le risorse e le azioni.
Futuro.
Le idee servono per disegnare il futuro della nostra comunità. Se Lega e Pdl sono ossessionati dal presente e dall'autoconservazione e ricorrono alle parole di 20 anni fa, il nostro compito è quello di rappresentare e proporre le parole del futuro. Chi pensa al futuro è responsabile nei confronti della comunità. Chi pensa al futuro si impegna al cambiamento. Chi pensa al futuro propone una speranza. Il Pd deve avere in un progetto di futuro sostenibile la sua ragione sociale.
Integrazione.
L'integrazione è una scelta decisiva nel campo dei servizi. In tempi di tagli ai bilanci, di un federalismo rovesciato che ai Comuni scarica responsabilità e toglie soldi, ci serve una Provincia che si collochi a fianco degli enti locali più che al di sopra di essi. E che incentivi delle politiche di vera integrazione dei servizi: e non solo in campi come quelli dei rifiuti o dei vigili urbani, ma anche in quelli della cultura, del sociale o della cultura.
Lavoro.
Perché il lavoro è l'identità di questo territorio, è il collante della comunità ed è l'emergenza da risolvere per i giovani. È la trincea da riprendere e da cui tutto parte, anche contro la ridicola prospettiva leghista dei Ministeri decentrati come volano di occupazione giovanile. Serve un investimento sulla formazione e un sostegno alle politiche territoriali in grado di incoraggiare lo sviluppo di imprese innovative.
Movimento.
Ci serve una Provincia che superi il disinteresse verso questioni cruciali come la Tav, i problemi del pendolarismo, il ritardo della metropolitana di superficie. La mobilità non può essere ridotta alla strategia delle rotatorie e delle opere realizzate in project financing, cioè pagate dagli utenti. Serve una Provincia che si attivi per promuovere le politiche del biglietto unico ecc.
Partecipazione (o Vittoria).
La vittoria è una cosa in cui bisogna credere. Serve convinzione, ci serve determinazione, ci serve fiducia. Ma ci serve soprattutto la partecipazione. Battere la Lega si può, le ultime elezioni al Nord lo hanno dimostrato. Ma il voto è una battaglia che si vince in due: i partiti sono indispensabili, ma da soli non bastano. Gli elettori non sono solo un target, sono il nostro alleato più potente.
Una campagna elettorale decente ci fa ascoltare dagli elettori. Una campagna elettorale efficace fa di un elettore un volontario. Un elettore convinto ci vota. Un elettore motivato convince un altro a fare altrettanto. E spesso, convince quello che noi non raggiungiamo.
Ecco, secondo me i successi, per un partito come il Pd, arrivano quando in tanti diventano protagonisti. Perché per perdere possiamo fare tranquillamente da soli, ma per vincere dobbiamo essere in tanti.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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