Quotidiano | Categorie: Interviste

Assemblea Confindustria, Zuccato: "Giù dal palco i politici. E' tempo di fatti, basta parole"

Di Enrico Soli (caporedattore) Lunedi 4 Luglio 2011 alle 22:59 | 0 commenti

ArticleImage

Di Enrico Soli

“Quest’anno niente politici sul palco”. Per l’assemblea generale 2011 di Confindustria Vicenza il presidente Roberto Zuccato ha deciso di mettere in “punizione” i governanti, bocciati dagli imprenditori delusi perché “la fiducia è finita”, gli anni passano e “l’Italia rischia di non agganciare la ripresa”. In compenso ce ne erano diversi tra il pubblico, specie nelle prime file: il governatore del Veneto Luca Zaia, il sindaco di Vicenza Achille Variati, i parlamentari Daniela Sbrollini e Massimo Calearo (predecessore di Zuccato), il senatore Paolo Franco, Elena Donazzan, Stefano Fracasso, Roberto Ciambetti e altri ancora. L’ospite più atteso però è ovviamente Emma Marcegaglia (qui la nostra Photo Gallery).

“La Storia siamo noi” recitava il titolo-tema di quest’anno. Ecco, appunto, la storia, perché il futuro è tutt’altro che certo in un “paese che sta invecchiando”, e a sorpresa ma non troppo – come emerge dagli studi di Ilvo Diamanti -  specie nel Vicentino ha una gioventù rassegnata a fuggire all’estero (ben sei ragazzi su dieci a Vicenza la pensano così, cioè più della media veneta e nazionale). In Europa il modello degli industriali, sempre ideale, sempre irraggiungibile, è la Germania. “Il problema europeo – ricorda la Marcegaglia – è che sotto la stessa moneta c’è anche un paese come la Grecia”. Emma sarà a capo di Confindustria ancora per nove mesi: “Questo governo deve portare a termine la riforma fiscale prima della fine della legislatura. Non deve ridurre la pressione bensì spostarla dalle imprese alle rendite finanziarie”. Tra gli altri ospiti dell’appuntamento in fiera anche il presidente della Ducati Gabriele Del Torchio, il rettore dell’Università di Venezia Carlo Carraro, il consigliere delegato di Intesa San Paolo Corrado Passera, tutti “interrogati” dal giornalista economista Oscar Giannino. Applausi soprattutto per Del Torchio: “Stiamo portando l’assemblaggio in Thailandia e in Brasile a causa dei dazi doganali. Volevamo fare un nuovo stabilimento da ottanta milioni in Italia ma tra enti e commissioni è fermo da trenta mesi. Non chiediamo incentivi, che servono solo a drogare il mercato, però se vado in Thailandia…. Abbiamo chiesto ai giovani cosa pensano del manifatturiero italiano? Bisogna far capire loro quanto è importante”. Insomma, l’ormai solito problema del gap tra i sogni degli studenti e ciò di cui il mercato del lavoro ha davvero bisogno. Un po’ come quello relativo agli investimenti pubblici per l’innovazione e la ricerca. Un tasto che Emma preferisce invece non battere, cercando di sottolineare piuttosto i progressi nei rapporti col mondo accademico. Ci si sofferma più volte sul caso Tav-No Tav, tutti concordi nello stigmatizzare la guerriglia in atto: “La maggioranza silenziosa di questo paese vuole guardare al futuro e deve farsi sentire - spiega la Marcegaglia - Quelli non sono affatto eroi come invece li ha definiti Beppe Grillo”. Sempre di attualità, vista la manovra in atto, il tema dei costi della politica: “I tagli dovevano già essere inseriti in questa manovra, altro che commissioni che poi non portano a niente”. Altro cruccio di questi giorni riguarda la liberalizzazione dei servizi pubblici locali: “Confindustria ha spiegato che questo referendum era un imbroglio”, ma anche quella delle professioni: “Non è giusto che certe professioni abbiano quelle tariffe minime: dovrebbe andare avanti solo chi se lo merita davvero”. Ma c’è spazio anche per un plauso, alle organizzazioni sindacali per l’accordo raggiunto, “per aver remato nello stesso verso”, come ha detto Zuccato. “Saranno anche cose banali- ha ricordato Emma – ma che prima in Italia non c’erano”.                   


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network