Assessore Cordova dell'Udc: avanti tutta con la partecipazione dei cittadini
Lunedi 22 Luglio 2013 alle 13:55 | 0 commenti
 
				
		Da settembre delle assemblee pubbliche aperte a tutti (associazioni, comitati di quartieri, residenti e non) con una probabile cadenza mensile chiameranno a raccolta i cittadini delle ex circoscrizioni per discutere in maniera costruttiva e propositiva con il sindaco e l’assessore Anna Maria Cordova. È questo il cuore pulsante del programma che l’ex assessorato al decentramento ed ora alla partecipazione mette in campo per dare un ulteriore slancio alla massima fatta propria dall’amministrazione Variati del “niente più decisioni calate dall’altoâ€.Â
L’assessore in quota Udc, scelta a suo tempo dal sindaco “perché donna†e vincitrice dell’unico posto in giunta destinato al partito centrista che alle elezioni ha appoggiato Achille Variati, ha spiegato oggi a Palazzo Trissino che “il suo sarà un ruolo trasversale, di collante e snodo tra i diversi assessorati e la cittadinanzaâ€. Continueranno, quindi, i progetti avviati nello scorso mandato volti ad una maggiore e facilitata inclusione dei cittadini nella vita pubblica – petizioni on-line, referendum a quorum zero e consiglio degli stranieri – e a questi se ne aggiungeranno di nuovi. “Le associazioni sono un anello fondamentale con la cittadinanza, per questo vorrei instaurare un’anagrafe allargata delle associazioni, che comprenda non solo quelle impegnate nel sociale così come è in vigore adessoâ€, spiega l'assessore. Si potenzierà , inoltre, il  processo di decentramento delle sedi amministrative e si lavorerà per l’applicazione dell’art 71 dello statuto comunale che prevede la possibilità di finanziare con una quota di bilancio le proposte che vengono dai cittadini e che potranno appunto emergere nelle assemblee pubbliche previste per il prossimo futuro.Â
Infine, pur ribadendo che “è assolutamente necessario che l’amministrazione scenda da palazzo Trissino e incontri il più possibile la cittadinanzaâ€, l’assessore lancia un appello ai cittadini. “Cerchiamo dei “vigiliâ€: rappresentanti dei quartieri che facciano da informatori sui disservizi che si creano nelle diverse parti della città e che l’amministrazione non può coprire in maniera capillareâ€.
Comune di Vicenza -  “Chi partecipa è una risorsa, chi  partecipa decideâ€: è il motto dell'assessore alla partecipazione  Annamaria Cordova annunciato questa mattina a palazzo Trissino nel corso  dell'approfondimento dedicato al settore di sua competenza nell'ambito  delle linee programmatiche del mandato 2013-2018 della nuova giunta  Variati.
 “Proseguiremo anche in questo mandato  lungo il percorso già imboccato dall'amministrazione precedente – ha  precisato l'assessore -: no alle decisioni calate dall'alto, ma  condivisione con i cittadini dei progetti in grado di modellare la città  del futuro. È un nuovo modo di amministrare, in linea con il Trattato  di Lisbona che sancisce la complementarietà tra democrazia  rappresentativa e democrazia partecipativa. Ciò però significa anche che  chi non partecipa - vuoi perchè è disinteressato, vuoi perchè è un  disilluso della politica o perchè non si sente rappresentato da questa  amministrazione – non può poi lamentarsi perchè non vede concretizzarsi  le sue aspettativeâ€. 
 Cordova ha quindi evidenziato il cambio  di nome anche per il suo assessorato: sparisce infatti il termine  decentramento, dal momento che la normativa ha formalmente eliminato le  sette circoscrizioni in cui era suddivisa Vicenza, assieme ai rispettivi  consigli circoscrizionali. “Tuttavia – ha ricordato l'assessore –  rimangono per comodità logistica le sette aree sul territorio, perchè  ciascuna ha caratteristiche diverse dalle altre dal punto di vista  geografico, culturale e ambientale. La sfida sarà anzi quella di  potenziare e qualificare i servizi decentrati da affiancare agli  strumenti on line che sempre più semplificano la vita al cittadino, ma  ai quali non tutti ancora hanno o possono avere accessoâ€.
 Partecipazione, per l'assessore  Cordova, vuol dire innanzitutto ascoltare tutti e rispetto della cosa  pubblica. “Porremo grande attenzione quindi alle associazioni – ha  sottolineato –, perchè sono un anello fondamentale con la cittadinanza:  attraverso i loro iscritti, sono una miniera di informazioni e ci  possono dire quali sono i veri problemi delle persone. A breve quindi  comincerò ad incontraleâ€.
 Un altro degli impegni di breve periodo  annunciato dall'assessore è l'avvio di un calendario di assemblee  pubbliche periodiche, che si terranno nelle varie sedi decentrate per  incontrare “l'anima dei quartieriâ€, ovvero associazioni, comitati di  quartiere, scuole, parrocchie, negozianti, biblioteche... “Sono un  ottimo strumento per stabilire un contatto con i cittadini – ha spiegato  -: servono ad ascoltare le richieste, a sentire le critiche e a  valutare i consigli. E poi ci aiuteranno a definire la destinazione  della quota di bilancio che l'articolo 78 dello statuto riserva alle  richieste degli abitantiâ€. 
 “Il mio, del resto – ha spiegato  Cordova - è un ruolo trasversale rispetto agli altri assessori: faccio  da snodo e da collante. Raccoglierò quindi tutte le segnalazioni e le  richieste da parte del territorio e, se non di mia competenza diretta,  le inoltrerò all'assessore di riferimento, salvo poi fornire un  riscontro al cittadinoâ€.   
 Tra gli altri obiettivi annunciati da  Cordova anche l'allargamento dell'anagrafica delle associazioni, che già  esiste (447 quelle censite) ma con riferimento soprattutto al sociale.  “Invece vorrei che si iscrivessero tutte le altre – ha dichiarato  l'assessore -, sportive, culturali, ambientali, ricreative: in questo  modo noi ne conosciamo l'esistenza e loro hanno diritto a richiedere  contributi e a partecipare alla vita amministrativa della città. Basti  pensare che il Comune di Vicenza conta 46 parchi gioco, 35 aree verdi,  84 orti urbani, 24 palestre e 17 campi da calcio: senza l'affidamento  alle associazioni per noi sarebbe impensabile provvedere alla  manutenzione e alla gestione di tutte queste struttureâ€. 
 Cordova ha quindi ricordato gli altri  strumenti di partecipazione diretta alla vita amministrativa della  città, come le petizioni (ora anche on line): “Non tutte sono  realizzabili – ha precisato -, ma costituiscono in ogni caso un  termometro della situazione e delle richieste dei cittadiniâ€. E poi i  referendum a quorum zero (“per cui chi va a votare decideâ€) e la  consulta degli stranieri per ascoltare le minoranze che vivono in città.   
 “E infine – ha ribadito Cordova -  proponiamo ai cittadini di collaborare nel segnalarci disservizi, buche  in strada, segnaletica mancante... Perchè il Comune non può avere occhi  su tutto il territorio comunale, ed è quindi fisiologico che si  verifichino mancanze. La città è grande e bella. Per migliorare ancora  ha bisogno della partecipazione di tutti, e tanti lo stanno già  facendoâ€.
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