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Askoll P&C, sindacati: tutte le possibilità restano aperte per evitare la chiusura

Di Martina Lucchin Martedi 11 Marzo 2014 alle 18:15 | 0 commenti

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Ieri c’è stato l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico tra sindacati ed azienda. Domani è indetto uno sciopero di 24 ore con un corteo che attraverserà Asti per arrivare poi alle 14.30 davanti alla sede dell’Unione Industriali di Asti. I lavoratori dello stabilimento Askoll di Castell’Alfero, parte della holding con sede a Dueville, non si fermano e si organizzano anche per l’ulteriore e cruciale tappa che li aspetta: il secondo incontro al Ministero, previsto per il 21 marzo, dove azienda e sindacati sono chiamati a portare soluzioni alternative alla chiusura. 

“Questa mattina con un’assemblea abbiamo relazionato i lavoratori sull’incontro di ieri, dove pur mantenendo le proprie  posizioni chiare, sia i sindacati che l’azienda, c’è stata un’ apertura ed in particolare il ministero ci ha dato il compitino di cercare delle soluzioni – spiega Tiziano Toniolo, rappresentante sindacale della Fim Cisl nella Rsu dell’azienda – Noi ce le abbiamo da molto tempo, sono basate su dati reali dell’azienda, ma non sveliamo niente perché la trattativa si deve ancora avviare. Comunque siamo disposti a parlare a 360° pur di mantenere aperto lo stabilimento, e questo l’abbiamo detto chiaramente al Ministero, che ha preso un po’ le nostre parti dicendo che l’azienda non è da chiudere e invitandola a ripensarci”. "Io comunque ci credo e non mi abbatto", conclude il delegato sindacale. 

Silvano Uppo, della UIlm UIl di Asti, è meno ottimista del collega: “C’è un piccolo spiraglio, nulla di più. Bisogna tenere duro perché non è detto che l’incontro del 21 sia risolutivo, come non è detto che l’azienda cambi la sua posizione. C’è una riflessione articolata. Per adesso l’azienda ci ha fatto capire che i numeri, 150 dipendenti, non sono sostenibili nemmeno con il raddoppio della produzione.” Per quanto riguarda quindi la possibilità di ridurre il personale per salvare lo stabilimento, Uppo dichiara: “dipende in che tempi, ovviamente sarebbe una decisione sofferta. Prima di tutto però aspettiamo a vedere cosa ci proporrà l’azienda e poi si entrerà nel merito della discussione. Anche perché prima l’azienda deve assicurare che accantonerà la chiusura.” 

Non sono stati raggiungibili al telefono oggi Stefano Chemello (Fim Cisl Vicenza), Gianpaolo Zanni (Fiom Cgil Vicenza) e Giuseppe Morabito (Fiom Cgil Asti)

Intanto i lavoratori rimangono compatti e decisi a continuare lo sciopero. Qualcuno di loro si dice anche fiducioso.

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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