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Asilo politico ai Rom, Bizzotto porta il caso in Parlamento Europeo. Interviene anche Donazzan

Di Note ufficiali Venerdi 10 Febbraio 2017 alle 17:38 | 0 commenti

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Arriva sui tavoli del Parlamento Europeo il caso dell'asilo politico chiesto da una famiglia Rom residente in un campo nomadi di Vicenza. A portare la questione direttamente all'attenzione di Bruxelles, si legge in una nota, è l'europarlamentare vicentina della Lega Nord Mara Bizzotto, che ha presentato un'interrogazione alla Commissione UE "per segnalare come il caso di questi ROM di Vicenza dimostri lo scandaloso abuso che viene fatto in Italia delle richieste di permesso per motivi umanitari", chiedendo ufficialmente alla UE "di aprire un'indagine sul proliferare di queste richieste da parte di etnie nomadi dell'Est Europa e sul meccanismo di riconoscimento dell'asilo politico da parte delle autorità italiane, dal momento che, a quanto si apprende, sono molteplici i casi simili in Veneto e in tutta Italia".

"Trovo letteralmente scandaloso che questo gruppo Rom, che da anni vive in un campo nomadi a Vicenza e che non si è certo contraddistinto per rispetto della legalità e delle regole della civile convivenza, chieda e pretenda l'asilo politico - commenta l'europarlamentare Bizzotto - Una richiesta inaccettabile e persino offensiva, sia nei confronti dei cittadini e dei poveri vicentini, sia nei confronti dei veri profughi che scappano davvero dalla guerra, dalle persecuzioni e dalle torture, e che sono gli unici ad aver diritto all'asilo politico".

 

"Purtroppo il nostro è diventato ormai il Paese dei balocchi dove chiunque può chiedere, e spesso ottenere, asilo politico per i motivi più assurdi e inesistenti - spiega l'eurodeputata Bizzotto - Questi Rom non scappano da nessuna guerra e da nessuna persecuzione e, anzi, se consideriamo che uno dei capi famiglia ha una lunga sfilza di arresti e condanne, l'unica cosa giusta da fare sarebbe espellere questi personaggi e riportarli in Bosnia, loro terra di provenienza, il prima possibile. Altro che asilo politico o permesso umanitario!"

"La verità è che questa richiesta di asilo politico è un'inaccettabile presa in giro nei confronti della collettività, ed è ancor più grave che sia stata patrocinata dalla Caritas e che trovi il complice consenso di una parte del Partito Democratico vicentino, con in testa l'assessore al sociale Isabella Sala - conclude l'europarlamentare leghista Mara Bizzotto - Del resto è ormai evidente come queste associazioni e il PD abbiano a cuore soltanto clandestini, immigrati e Rom, mentre non prestano la benché minima attenzione ai problemi dei tanti vicentini, veneti ed italiani poveri e in difficoltà".

Sul caso interviene anche l'assessore regionale del Veneto di Forza Italia, Elena Donazzan, che in una nota dice: "L'asilo politico ai nomadi è uno strumento deleterio senza alcun fondamento di ragionevolezza. Il nomadismo non esiste, sinti e rom che vivono nelle nostre città sono più stanziali dei nostri giovani che vanno in Erasmus, e non necessitano di uno status di tutela particolare rispetto agli altri cittadini, a maggior ragione fintantoché prevalgono al loro interno notevoli sacche di criminalità. Non lo dico io, parlano i fatti di cronaca. Detto ciò, il decisore politico, in questo caso l'amministrazione comunale di Vicenza, ha il dovere di pensare prima alla propria gente, come credo che anche la Caritas dovrebbe pensare prima alle tante famiglie di vicentini in difficoltà, ai padri e alle madri senza lavoro. È una questione di giustizia, di supporto ai nostri fratelli più prossimi e di vera equità".

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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