Ascom: mercato immobiliare vicentino in ripresa, si compra bene
Giovedi 1 Ottobre 2015 alle 13:40 | 0 commenti
Ascom VicenzaÂ
Il mercato immobiliare vicentino si risveglia e lascia alle spalle l'andamento decrescente registrato negli ultimi anni. Stando ai dati dell'Agenzia delle Entrate relativi al numero di transazioni di unità immobiliari normalizzate (NTN, che comprendono le compravendite, le donazioni, le successioni, quindi, ogni tipo di cambio di proprietà dell'immobile), il picco negativo è stato raggiunto nel 2013 con 5563 transazioni in tutto l'anno, mentre trimestre dopo trimestre, i numeri, tra alti e bassi, hanno delineato un andamento generalmente crescente.
Guardando al 2015, in provincia nel primo trimestre si sono registrate 1313 transazioni; nel secondo 1610. Confrontando il primo semestre 1014 con il primo semestre 2015 le transazioni registrano un + 224.
"Sono dati che diffondono un poco di ottimismo in più - commenta Serafino Magistro, presidente della FIMAA (Federazione italiana Mediatori Agenti d'Affari) - Confcommercio Vicenza -. La crisi ha influito pesantemente sul "mattone", anche nella nostra provincia. Nell'ultimo periodo però il mercato, come in generale in Italia, sta avendo timidi segnali di ripresa. Per una ripartenza vera dovrebbe - spiega Magistro - cambiare in positivo lo scenario economico. La ripresa concreta per il mercato immobiliare passa, infatti, attraverso la possibilità per le famiglie, ma soprattutto per i giovani, di continuare a inseguire il "sogno" di una casa in proprietà . Le condizioni sono: la diminuzione della disoccupazione, la discesa dell'imposizione fiscale e la concreta possibilità di mutui finanziati all'acquisto dell'abitazione".
E con riguardo alla tassazione degli immobili, che ha contribuito negli ultimi anni a bloccare il mercato, il presidente della FIMAA di Vicenza sottolinea la proposta fatta dalla Federazione a livello nazionale: "Ridurre l'imposizione sul mattone riordinando tutto in un'unica tassa sulla casa, la local tax, che ridurrebbe anche la confusione generata negli ultimi anni tra abolizioni e rientri rincarati di imposte sugli immobili. E se il taglio di Tasi e Imu ci sarà , come annunciato dal premier Renzi, non vorremmo però che il minor gettito ai Comuni li costringesse ad innalzare le tasse locali, vanificando gli effetti della riduzione della pressione fiscale".
Ma al di là della fine della crisi, della riduzione del carico fiscale e della ripresa di fiducia da parte delle famiglie italiane, Serafino Magistro invita al cambiamento anche gli operatori del settore: "La globalizzazione e la sofferenza del mercato immobiliare hanno profondamente trasformato il sistema socio-economico a cui eravamo abituati. Per gli agenti immobiliari si tratta di intravvedere nella "crisi" il "cambiamento", adeguandosi alle mutate esigenze del mercato, che pretende sempre maggiore qualità di prodotti e di servizi. Quindi la professionalità deve essere sempre in primo piano, soprattutto oggi che i prezzi degli immobili sono diminuiti e c'è quindi ampia possibilità di consigliare il cliente, facendogli comprare bene, consolidando il suo risparmio. Puntare sul mattone, viste le incertezze dei mercati e la crisi quasi alle spalle, credo rimanga la scelta che offre più garanzie".
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