Arzignano, indagato il costruttore Marcigaglia
Venerdi 14 Maggio 2010 alle 11:18 | 0 commenti
Il re del mattone di Arzignano, Renzo Marcigaglia (nella foto), è indagato per corruzione nei confronti di uno o più funzionari delle agenzie delle entrate beriche. Lo riferisce Il Giornale di Vicenza di ieri in un ampio servizio a pagina 16 nel quale vengono fatti i nomi di altri imprenditori che avrebbero versato mazzette per allentare la stretta sui controlli tributari.
I NOMI. Gli imprenditori chiamati in causa sulla stampa, oltre a Marcigaglia, sono Giovanni Biolo, titolare della omonima conceria di Montecchio Maggiore; Franco Piran, amministratore di Gruppo Valle Agno, Adriatica, Conceria La Veneta, nonché Giovanni Conterno, proprietario della Marmi Graniti Favorita spa di Chiampo.
L'INCHIESTA. Stando al GdV l'indagine della Procura della Repubblica di Vicenza è collegata all'inchiesta sulla evasione fiscale nella concia denominata "Dirty Leather" perché i manager sarebbero stati chiamati in causa proprio dai funzionari infedeli già coinvolti nell'ambito degli accertamenti sul mondo della pelle. Sempre secondo il quotidiano di via Fermi gli stessi pubblici ufficiali sostengono che la liason a base di bustarelle stretta con gli imprenditori sia stata alla pari, mentre i manager ritengono di essere stati in qualche maniera costretti a versare le tangenti. Per questo motivo la posizione dei tre agenti del fisco (sono il dirigente Roberto Soraci assieme ai funzionari Filiberto Segantini e Claudio De Monte) è stata lungamente passata al vaglio dagli investigatori. Per di più Marcigaglia e Conterno non sono i primi nomi finiti nell'inchiesta che non provengono dal ramo dei conciatori; il che significa che grazie alle ammissioni dei dipendenti dello Stato finiti sotto i riflettori del procuratore Ivano Nelson Salvarani e del pubblico ministero Marco Peraro, le indagini potrebbero presto allargarsi ad altri comparti industriali.
LO SCENARIO. Ad ogni buon conto la vicenda ha già assunto connotati politici. Marcigaglia infatti è uno degli imprenditori più noti ad Arzignano. Titolare della omonima impresa di costruzioni generali è anche presidente del consiglio di amministrazione della potentissima Acque del Chiampo spa, società intermunicipale che gestisce il ciclo dell'acqua, le fogne, la depurazione e soprattutto il delicato comparto dei reflui conciari, nei comuni del comprensorio arzignanese. Gli addebiti mossi all'imprenditore, stando al quotidiano berico, non riguardano la sua attività di executive in seno al cda della compagnia pubblica, ma proprio questo tipo di esposizione mediatica potrebbe provocare le prime reazioni della politica arzignanese la quale fino a poche ore fa è rimasta in silenzio. Indiscrezioni dell'ultim'ora giunte dal palazzo municipale di Arzignano parlano di una parte della minoranza di centrosinistra pronta a chiedere un passo in dietro a Marcigaglia, anche se al momento nulla è confermato.
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