Quotidiano | Categorie: Politica

Artusi, l'assessore Martini precisa

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 3 Dicembre 2009 alle 16:56 | non commentabile

Provincia di Vicenza

L'Assessore Provinciale all'Istruzione Morena Martini intende precisare quanto segue in merito alle dichiarazioni apparse sulla stampa locale relativamente all'apertura di una succursale dell'Istituto Alberghiero Artusi in città.


Apprendo dalla stampa che Recoaro e la Valle dell'Agno starebbero insorgendo contro la decisione di aprire una sede staccata dell'Istituto Alberghiero Artusi a Vicenza.
Non temo i confronti, anzi ne ho promossi io stessa tanti su questa specifica tematica. Ho sempre sostenuto, e continuo a farlo con ancora più convinzione, che nel territorio vicentino ci sia spazio per una sede staccata dell'istituto alberghiero. Anzi, prima ancora che di spazio, parlerei di vera e propria esigenza.
Offrire un'opportunità ai nostri ragazzi, facilitare i percorsi di studio che maggiormente vanno incontro alle richieste del mercato, rispondere alle esigenze della scuola è un nostro dovere. La scuola è la nostra scommessa sul futuro, gli studenti di oggi sono i lavoratori di domani, cioè la colonna vertebrale del sistema economico italiano.
Per questo le scelte sulla scuola non possono essere dettate da visioni miopi e limitate, da interessi particolari che nulla hanno a che vedere con il bene dell'intera comunità.
Certo, nessuna scelta deve portare nocumento al territorio, tanto meno al territorio montano che merita anzi una maggiore attenzione.
Per questo la "compensazione" (lo scrivo tra virgolette perché è un brutto termine e non è probabilmente neppure il più adeguato) che avevamo proposto alla Valle dell'Agno in cambio dell'apertura di una succursale dell'Artusi in città era l'avvio a Recoaro di un indirizzo turistico. Quale migliore opportunità, in un luogo che per sua caratteristica già è vocato al turismo?
La risposta del distretto formativo Montecchio Maggiore-Arzignano-Valdagno, che è quello a cui appartiene l'Artusi, è stata negativa. Gli stessi Comuni di Valdagno e Cornedo hanno detto di no. Pochi i favorevoli, tra cui, naturalmente, la Provincia
Non mi stupisce affatto, poi, che sulla stampa ci sia chi si lamenta della scelta sbagliata: costoro non erano presenti, pure se invitati, alle nostre riunioni, quindi non possono sapere come si è svolta la discussione.
L'invito che rivolgo agli amministratori e a tutti coloro che oggi si ergono a "difensori" del territorio recoarese è allora uno soltanto: siate più concreti. Partecipate in maniera attiva alle scelte che vi riguardano, pena, poi, lamentarvi a sproposito. E siate davvero uniti, ma uniti nelle scelte che portano beneficio alla comunità, non uniti in una sterile polemica che a Recoaro e all'intera Valle non porta assolutamente nulla.
La Provincia crede nelle potenzialità del suo territorio, di quello di pianura, di quello di collina e anche nella montagna. Lo dimostra con i fatti. E con i voti.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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