Arte da creare, valorizzare e tutelare: la missione del Liceo artistico statale vicentino
Lunedi 21 Maggio 2012 alle 09:32 | 0 commenti
Domenico Caterino: «la ricchezza del patrimonio artistico-monumentale italiano ha bisogno di formazione e sensibilità per poter essere compreso e valorizzato».
Da VicenzaPiù n. 234
L'Italia, il bel paese! Ricco di storia, cultura, monumenti, beni artistici di immenso valore. Ma a fronte della ricchezza del patrimonio culturale nazionale emergono enormi potenzialità di crescita non ancora valorizzate, riferite non solo all'economia turistica, ma alla diffusione di una sensibilità in grado di comprendere l'importanza che tale patrimonio riveste nella formazione dell'individuo.
«La recente riforma della scuola - spiega Domenico Caterino, dirigente scolastico dell'istituto superiore Antonio Canova di Vicenza, che comprende anche il liceo artistico statale - ha penalizzato notevolmente l'istruzione artistica, riducendo ore e discipline d'insegnamento. Consapevole dell'importanza di mantenere una formazione trasversale a tutti i linguaggi artistici, l'istituto si è impegnato a investire parte della percentuale di autonomia nell'offerta formativa data alle scuole nell'integrazione del percorso di studio con nuovi indirizzi nell'ottica dell'interdisciplinarietà , per fornire agli studenti gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. E' fondamentale sviluppare nei nostri ragazzi sensibilità e capacità creative che permettano loro di conoscere e comprendere le radici storiche della nostra cultura e di applicare le diverse tecniche artistiche, non solo per la conservazione dei beni artistici, ma anche per la produzione di opere d'arte». Gli studenti del liceo artistico vicentino, infatti, a conclusione del percorso scolastico, sono in grado di conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del patrimonio artistico e architettonico, ma anche di conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, e di padroneggiare i processi progettuali, utilizzando tecniche e materiali in relazione ai diversi indirizzi di studio. Il liceo artistico è, infatti, il terreno da cui potrebbero fiorire i futuri artisti. «Tralasciando il banale stereotipo dell'artista come personaggio sregolato, che si atteggia in modo alternativo - precisa Renzo Antonello, scultore e insegnante di discipline plastiche - l'artista ha un ruolo fondamentale nella società , perché attraverso le sue opere d'arte interpreta e rielabora il pensiero, invitando alla riflessione. L'artista si impegna con rigore nello studio, nella ricerca, nella scoperta di nuovi linguaggi per raccontare il mondo e come il mondo dovrebbe essere, spesso anticipando i tempi. Per questo l'attenzione di noi insegnanti è volta ad approfondire e a sviluppare quelle conoscenze e quelle abilità necessarie a maturare negli studenti del liceo artistico le competenze necessarie per dare espressione alla loro creatività e alla capacità progettuale nell'ambito delle arti».
In linea con la riforma, che prevede un primo biennio unitario e quattro diversi indirizzi nel secondo biennio e nell'ultimo anno, il percorso del nuovo liceo artistico si articola, a partire dal secondo biennio, negli indirizzi di arti figurative, design, audiovisivo e multimediale e architettura e ambiente. «L'ampio ventaglio - conclude il dirigente - di canali lavorativi che oggi si aprono ad una artisticità coniugata in senso rinnovato, abbinata a solide basi culturali, offre ai nostri studenti nuovi sbocchi professionali, in cui spendere le conoscenze e le competenze acquisite. Inoltre, nell'ottica di potenziare il nostro polo artistico- architettonico, stiamo lavorando ad un progetto di scuola professionale, quale possibilità di scelta aggiuntiva al liceo attuale, per la lavorazione artistica della pietra e del marmo, che valorizzi e recuperi la tradizione vicentina nel settore».
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