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Art. 18, Cioni: solo una seria politica industriale può rilanciare il lavoro

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 25 Settembre 2014 alle 14:46 | 0 commenti

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Alex Cioni, Coordinatore Fratelli d'italia-Alleanza Nazionale alto vicentino - La modifica dell'art. 18 è una presa per i fondelli per i lavoratori e per le imprese. Uno squallido tentativo per gettare fumo negli occhi degli italiani da parte di un Governo che vuol far credere di lavorare per riformare lo Stato quando in realtà non sa che fare se non rendere ancora più complicata la vita dei suoi cittadini.

In realtà non c'è bisogno di essere dei giuristi del lavoro per sapere che l'occupazione non si crea permettendo di licenziare, visto tra l'altro - come dice lo stesso ‪Renzi‬ - che la tutela riguarda la minoranza dei lavoratori dipendenti italiani. 
Certi "geni" che vanno da Sacconi e Renzi passando per Brunetta, sostengono l'urgenza di snellire sia in ingresso che in uscita il mercato del lavoro, quando sono a disposizione una selva di contratti che permettono tutto questo già oggi. 
Difatti chi assume ancora con contratti a tempo indeterminato? Nessuno o quasi! Caso mai sarebbe il caso di regolamentare e snellire questa giungla di contratti atipici, grazie ai quali la precarizzazione del lavoro è divenuta una regola e non una eccezione (contrariamente di quanto ci dicevano pochi anni fa), mentre per rilanciare l'occupazione, oltre che creare il lavoro attraverso una seria politica industriale (anche con investimenti statali), bisognerebbe diminuire i costi di natura fiscale e quelli connessi al mercato del lavoro. 
Mancano i soldi insistono i "geni" del malgoverno tricolore. Lapalissiano! lo sanno anche i bambini dell'asilo ormai. Tuttavia, fino a quando lasceremo che la leva monetaria rimanga nella mani di quel "vile affarista" chiamato Mario Draghi - come lo definì il Presidente emerito Cossiga - e della Bce limitandoci a gestire quella fiscale, saremo sempre limitati nel nostro spazio d'azione con le casse dello Stato sempre più dissanguate perché falcidiate dagli interessi che noi tutti paghiamo agli investitori sopratutto stranieri. Ciò detto, sarebbe anche il caso di chiarire che il debito pubblico non è un problema derivante dal deficit eccessivo, ma lo è a causa dagli interessi eccessivi.
Uscire da questa situazione è possibile? Forse con l'arrivo del Califfo qualche speranza c'è ma come si fa a garantire che andremo in meglio. Ai posteri l'ardua sentenza.

Leggi tutti gli articoli su: Alex Cioni, Articolo 18, fdi-an

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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