Arrivano i "mori" e noi mostriamo il nostro senso civico: Irene Rui, Prc FdS
Lunedi 16 Maggio 2011 alle 20:05 | 2 commenti
Irene Rui, PRC FdS Vicenza - Vicenza come altre città farà il suo dovere civico nell'accogliere i profughi dalle guerra libica e seguirà le direttive della prefettura, una prefettura che come al solito va in deroga ai dettati della Costituzione Italiana.
L'Amministrazione Comunale fa sapere ai cittadini che i "mori" non saranno più di 50-57 soggetti così come dettato dal progetto nazionale e saranno accolti solo quelli in buono stato di salute, queste persone impaurite, stremate, dovranno sottostare all'umiliante visita medica, come i nostri emigrati quando sbarcavano a New York, e coloro che non saranno in buono stato di salute saranno ricacciati in dietro, con la marchiatura di non idoneo?
Certamente come al solito politicamente, l'Amministrazione vicentina si laverà la coscienza offrendo la sua accoglienza, con un ma: non potranno uscire dall'area loro destinata all'interno dell'Istituto Salvi, divieto di consumare in luoghi diversi da quello previsto, divieto di frequentare luoghi destinati agli anziani e quindi neppure un caffè al bar. Ad umiliazione si aggiunge quindi altra umiliazione, quella di prigioniero in un Paese dove cercavano libertà e vita.
Ci sembra una bella accoglienza, scappano da una guerra, dai campi profughi in Libia e si ritrovano reclusi in uno dei piani dell'Istituto Salvi in deroga all'articolo 10 della Costituzione Italiana, in deroga all'articolo 3-13-16 della stessa Costituzione. Bel senso civico dimostriamo, bella carità cristiana, invece di conforto li recludiamo.
Nel giro di una settimana il senso civico di Vicenza si dimostra in tutta la sua interezza, con repressione e prigionia.
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devo mettere in contatto perchè la protezione civile non sa cosa dirmi. Antonella compagna di Lonigo