Arresto del dirigente della regione Fabio Fior, Zaia: fiducia nella magistratura
Martedi 7 Ottobre 2014 alle 22:49 | 0 commenti
Il governatore del Veneto Luca Zaia prende posizione con una nota sulla notizia di oggi dell'arresto dell'ing. Fabio Fior nella sua veste di capo dell'ufficio Tutela Ambiente della Regione Veneto dal luglio 2002 all'agosto 2010 e di vicepresidente della Commissione tecnica regionale ambientale (Ctra) e della Via (Valutazione impatto ambientale) per malversazione, peculato e abuso d'ufficio.
Zaia esprime il suo rispetto per le inchieste delle procure, per l'operato della magistratura e della guardia di finanza, e ricorda che, se dal 2012 sono stati ridefiniti i criteri di affidamento degli incarichi, già ad aprile era stata trasmessa alla Corte dei Conti la documentazione per il recupero delle somme indebitamente percepite.
Ecco di seguito al nota ufficiale della Regione Veneto
"Siamo come sempre fiduciosi e rispettosi dell'operato della Guardia di Finanza e della magistratura. Ribadiamo che i processi si celebrano nelle aule dei tribunali. Ci auguriamo comunque che le persone coinvolte nell'inchiesta riescano a chiarire la loro posizione nell'interesse loro e di tutti i veneti".
E' il commento del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia all'inchiesta della magistratura che ha portato a provvedimenti restrittivi e a comunicazioni giudiziarie nei confronti di numerose persone, fra cui un dirigente della Regione Veneto.
L'ufficio stampa della Regione Veneto sottolinea come già nel 2013 fosse stato avviato dalla competente commissione regionale, su specifica segnalazione della Guardia di Finanza, un procedimento disciplinare nei confronti del dirigente in questione per aver svolto in oltre un quindicennio e in fasi diverse attività libero professionale a favore di società senza le opportune autorizzazioni da parte dell'Ente o di aver, in altri casi, esibito autorizzazioni irregolari.
Ad esito di tale procedimento disciplinare il funzionario era stato sanzionato con la sospensione per sei mesi dal servizio, senza stipendio, a partire dal 1 ottobre 2013, e successivamente reintegrato ma con collocazione nell'organico di una direzione diversa da quella dove precedentemente aveva svolto il servizio.
Nell'aprile di quest'anno la Regione Veneto aveva trasmesso alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti la documentazione per il recupero delle somme indebitamente percepite dal dirigente nell'attività sopra illustrata.
Va peraltro rilevato come la Giunta Regionale sin dal 2012 abbia provveduto a ridefinire i criteri di affidamento degli incarichi ponendo delle limitazioni in merito con specifico riferimento alle ore autorizzabili, al numero degli incarichi conferibili annualmente ai dipendenti da parte dell'Amministrazione e con una limitazione dell'ammontare complessivo dei compensi derivanti dall'espletamento di incarichi extraufficio ("L'ammontare complessivo dei compensi derivanti dagli incarichi annualmente espletati dal personale del comparto e da quello dirigenziale non può superare la misura del 25 per cento del trattamento economico complessivo spettante al titolare dell'incarico", recita la deliberazione regionale).
Si rileva come particolare importanza abbiano in questo nuovo contesto regolatorio i controlli incrociati fra dichiarazione fatte dai sostituti d'imposta mod. 770 e le autorizzazioni rilasciate dall'Amministrazione. Le ritenute versate dai sostituti d'imposta a fronte di prestazioni rese e non coperte da autorizzazione, entrano nel cuneo dei controlli regionali.
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