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Ario Gervasutti silurato con poche e “fredde” righe dal GdV. Già al lavoro Marino Smiderle: da esperto di economia e BPVi dirige ad interim il giornale. AAA direttore cercasi

Di Edoardo Andrein Mercoledi 7 Settembre 2016 alle 19:50 | 0 commenti

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La notizia stamattina è stata ufficializzata anche dall'editore. Con un breve e “freddo” comunicato in prima pagina sull'edizione odierna del quotidiano cartaceo locale, la società Athesis, editrice del giornale e con una complessa ragnatela di società, tra cui in primis Confindustria Vicenza, a dividersene le quote, scrive che “Ario Gervasutti ha lasciato, con l'edizione di ieri (6 settembre ndr), la Direzione de Il Giornale di Vicenza, da lui diretto per oltre 6 anni. L'Editore ringrazia Gervasutti per la professionalità e l'impegno dedicati e comunica che, con l'edizione odierna, la Direzione del quotidiano è affidata, ad interim, a Marino Smiderle al quale vanno i migliori auguri di buon lavoro”. In modo insolito non sono state rese note le motivazioni e non compare nemmeno una lettera di saluto dell'ex Direttore che per sei anni ha guidato lo storico giornale vicentino nè un "buongiorno" di Marino Smiderle, cosa questa più comprensibile visto che, dopo aver pubblicato questa nota alle 17.50, la aggiorniamo ora con l'indiscrezione che, al momento, non sarà lui il prescemnto per rimanere su una poltrona che ora scotta...

Da alcuni voci sembra, quindi, che nella convulsa giornata di lunedì, nella quale abbiamo dato la notizia e qualche chiave di lettura su VicenzaPiù, Gervasutti sia stato convocato a Verona dalla proprietà e dopo solo due ore fosse già di ritorno nella redazione di via Fermi a Vicenza per preparare “gli scatoloni”.

Forse i lettori del quotidiano e l'opinione pubblica, dati i risvolti che questa scelta può determinare nel contesto sociale vicentino, meriterebbero una comunicazione più dettagliata sulle motivazioni del cambio al vertice del giornale. Senza risposte la vicenda appare come impregnata di una cultura padronale di tipo ottocentesco...

Era già avvenuto con Giulio Antonacci, il predecessore proprio di Gervasutti, un allontanamento "secco" del direttore, ma, al di là della "tristezza" per l'interessato nel periodo natalizio in cui si era concretizzata, la sostituzione era nell'aria da tempo per lunghe e note divergenze con i vertici di Confindustria Vicenza che con Roberto Zuccato avevano soppiantato la vecchia "guida" a trazione Amenduni.

Ma nel caso di Gervasutti la mancanza di una lettera con spiegazioni e saluto ai lettori “profuma” di profonda e improvvisa rottura che non si sa se porterà a un cambiamento della linea editoriale del giornale. Linea che, però, mai si era discostata dagli interessi della proprietà se non, forse, nella recente costanza di critiche al residuo e unico "uomo forte" di Vicenza, Achille Variati...

Sulla poltrona della direzione già da oggi siede Marino Smiderle, giornalista esperto di economia e sul quale si sono accesi i riflettori negli ultimi anni soprattutto per la personale lettura, poi dimostratasi..."soft", della vicenda della Banca Popolare di Vicenza: durante la sua prima mattinata da direttore, nella quale è stato impegnato anche in una riunione con la concessionaria di pubblicità Publiadige, Smiderle non ha trovato il tempo per parlarci al telefono per rilasciare una dichiarazione ai nostri lettori.

La sua nomina è ad interim, ma anche Antonacci era stato nominato provvisoriamente e poi confermato a lungo...

Che il cambiamento sia dovuto a una questione di tagli dei costi, già attuata negli anni scorsi con tanto di sciopero della redazione, partendo dalla (costosa) “testa” del direttore per cercare di trovare una soluzione alla continua perdita di copie vendute è possibile, ma non sembra l'unica motivazione anche perchè il contratto di Gervasutti, interrotto bruscamente, era vicinissimo alla sua scadenza.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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