Approvati fondi per comuni veneti alluvionati, Busin esulta e ringrazia Ginato e De Menech
Mercoledi 19 Marzo 2014 alle 15:07 | 0 commenti
 
				
		Filippo Busin, LN - “La Lega Nord ottiene un altro grande risultato per il popolo veneto e per il proprio territorio. Oggi la commissione Bilancio ha dato parere favorevole all’emendamento che ho presentato affinché venisse sospeso il pagamento dei tributi e contributi per i comuni veneti colpiti dagli alluvioni tra il 30 gennaio e il 18 febbraio 2014.
È un provvedimento equo nei confronti di una regione che ogni anno regala 21 miliardi allo Stato e necessario per la tutela dei cittadini e di tutti quei comuni che hanno subito ingenti danni a causa delle intense piogge e nevicate dei mesi scorsi. Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione del sottosegretario al Mef, Enrico Zanetti,  del relatore di maggioranza Giovanni Sanga e dei deputati veneti della commissione Finanze, Federico Ginato e Roger De Menechâ€. Lo dichiara il capogruppo della Lega Nord in commissione Finanze, Filippo Busin, primo firmatario dell’emendamento.
L'emendamento approvato giovedì 13 marzo scorso in Commissione  Finanze della Camera, oggi ha superato il vaglio della Commissione  Bilancio e dell'Aula con la definitiva approvazione.
Nell'annunciare  con grande soddisfazione questo importante risultato della Lega Nord,  tengo a ringraziare per il Governo il sottosegretario al MEF Enrico  Zanetti, come pure il Relatore di maggioranza Giovanni Sanga.
Da  sottolineare che l'importanza del mio emendamento è stata colta anche da  altri parlamentari del territorio veneto, con la sottoscrizione dello  stesso, in particolare dagli onorevoli Simonetta Rubinato, Federico  Ginato e Roger De Menech.
Grazie a questo emendamento, a favore  dei comuni veneti alluvionati, saranno stanziati parte dei 12 milioni di  euro per il 2014 previsti a copertura del provvedimento, in relazione  agli eventi atmosferici avvenuti dal 30 gennaio al 18 febbraio nei  territori della Regione del Veneto. 
Il provvedimento prevede la  sospensione dei tributi e contributi per il periodo compreso tra il 17  gennaio e il 31 ottobre 2014, sollevando, almeno momentaneamente, le  persone fisiche e le aziende che hanno subito gravi danni dalle  alluvioni. Ovviamente questo è solo un primo passo cui dovrà seguire una  forma di ristoro dei danni che secondo stime della Regione superano i  100 milioni di euro per le sole aziende e i privati, sulla stima  complessiva pari a € 553.254.505. 
Unica condizione che sia  stato dichiarato lo stato di emergenza  sui rispettivi territori entro  15 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di conversione del  Decreto.
Dunque, si auspica che il Governo agisca nei tempi che si è imposto.
Da  ricordare che in Veneto, nel periodo indicato, le precipitazioni  piovose e nevose hanno causato l'interruzione delle comunicazioni e  della viabilità, esondazione di fiumi, allagamenti di terreni agricoli e  di centri abitati, sottopassi e garage privati, frane e smottamenti su  strade, chiusura di molti passi dolomitici, un blackout elettrico  prolungato dovuto alle linee dell’alta tensione, in particolare tra le  aree del Cadore, dello Zoldano, del Comelico e dell’Agordino, mentre  numerose aree del Veneto Orientale e Occidentale, del Basso Padovano,  del Veronese e del Vicentino erano interessate da allagamenti e  inondazioni.
Danni materiali e mancati guadagni certi, basti  valutare che le calamita nevose nella zona dolomitica e prealpina del  Veneto, con interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica in  Cadore e la chiusura di passi e impianti sciistici, ha avuto  consenguenze pesanti avendo compromesso, in alcuni casi in modo  definitivo, la stagione turistica invernale, che per queste zone  rappresenta l'unica fonte di reddito.
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