Approvate nove Ulss in Veneto: le reazioni contrapposte di Zaia, Donazzan e Fracasso, Guarda
Giovedi 6 Ottobre 2016 alle 18:01 | 0 commenti
Approvato poco fa in Consiglio regionale del Veneto l’articolo di riforma della sanità che determina in nove il numero delle Ulss. Di seguito le reazioni contrapposte di maggioranza e opposizione
“Ringrazio i Consiglieri della maggioranza per la determinazione, la tenacia e il senso del dovere dimostrato nel portare avanti una parte fondamentale della riforma della sanità veneta come l’individuazione del numero delle Ullssâ€. Lo dice il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Il voto – aggiunge Zaia – è il frutto di una discussione approfondita nella quale è stato lasciato ampissimo margine all’opposizione. Com’è giusto in democrazia, però, chi ha ricevuto dai veneti il mandato di governare aveva e ha il diritto-dovere di fare delle scelte, portando avanti le riforme promesse nonostante l’ostruzionismoâ€.
“Sono grato dunque a questa squadra di maggioranza – prosegue Zaia – che mi segue fin dal primo giorno di legislatura, e che ha portato a termine un percorso faticoso, confermando le nove Ulss nelle quali operano già i direttori generali titolariâ€.
“Manca ora – conclude il Governatore – una parte non meno importante relativa all’intero provvedimento. Mi auguro che, pur attraverso un doveroso e approfondito dibattito, si arrivi più presto al voto, perché la sanità veneta e i veneti hanno bisogno di questa riformaâ€.
"Una maggioranza granitica - afferma l'assessore al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan - nonostante la manovra ostruzionistica che ci ha trattenuto in aula per oltre 100 ore di discussione. La nuova organizzazione aiuterà a rendere sostenibile l'organizzazione della sanìta in Veneto razionalizzando e dando risposte alla nuova geografia di territori e servizi. Ecco perché è stato giusto, fin dall'inizio, sostenere nel vicentino due Ulss. Vicenza, con il suo grande ospedale di riferimento, e i territori delle Valli dell'Agno e del Chiampo, della Riviera e della fascia pedemontana, con quest'ultima che, al compimento della grande opera infrastrutturale, avrà un'altra inter modalità , altre relazioni tra territori e bisogni. La Regione, con la nostra maggioranza, ha a cuore Bassano del Grappa ed il territorio collegato. Non avremmo mai permesso una ulteriore penalizzazione per il bassanese dopo la perdita del Tribunale ed i troppi servizi che lo Stato ed il Governo centrale hanno cancellato. Era una questione di principio e di dignità per un territorio che rappresenta una parte importante di economia e di società e risponde ad una nuova geografia che pur si creerà al completamento della Pedemontana Veneta".
Anche il consigliere regionale del Pd Stefano Fracasso commenta l’approvazione nell’aula del Consiglio regionale della riorganizzazione delle Ulss: “Brutta soluzione per il Veneto; buona invece per il vicentino che ne esce bene, con due Ulss – spiega Fracasso -. Nell’ottica della riorganizzazione la soluzione adottata per la provincia di Vicenza è buona, con due realtà che seguono il criterio dei bacini ottimali di circa 400-500 mila abitanti indicato anche dall’Università Ca’ Foscari. È una soluzione che abbiamo sempre sostenuto e che chiedevamo anche per le altre province. Abbiamo fatto quanto possibile perché anche gli altri territori potessero veder riconosciute le loro prerogative. Purtroppo non sarà così: basta guardare Verona dove nascerà una Ulss mostro, che si porterà in dote decine di milioni di euro di deficit. Continueremo comunque il confronto sulla legge perché altre questioni attendono risposteâ€.
“La riforma della sanità veneta? Una prova di forza, in cui la maggioranza ha finito per chiudersi sulla difensiva, senza saper sostenere tecnicamente e nel merito le proprie scelte. Zaia ha deciso di piegare la schiena a favore dei criteri di spartizione delle Ulss, quelli per cui un consigliere è più bravo degli altri a difendere il proprio territorioâ€.
È duro il commento della Consigliera regionale Cristina Guarda in merito all’approvazione in Consiglio del riassetto delle Ulss venete: “Avevamo chiesto che prevalesse la logica dell’efficienza del sistema e del risparmio. Per giustificare le 9 Ulss sono stati invece forniti dati contradditori e per nulla convincenti, rafforzando invece la sensazione che si dovesse accontentare qualcuno con due Ulss create ad hoc. Così facendola maggioranza ha chiuso le porte anche alle richieste di criteri condivisi e trasparenti fatte da molte Conferenze dei Sindaciâ€.
“Come minoranza – prosegue Guarda – abbiamo sfruttato tutti gli strumenti a nostra disposizione per intervenire sull'intera riforma sanitaria. Le nostre iniziative hanno portato ad un netto miglioramento della prima parte della riforma, rispondendo alle preoccupazioni lanciate da amministratori, portatori d’interesse e cittadini: mi riferisco al ridimensionamento delle funzioni dell'azienda zero, che ora è a servizio e non più a capo delle Ulss, allo stop ai project financing, all’introduzione della tessera sanitaria elettronica, al piano per la riduzione delle liste d'attesa, alle garanzie sul ruolo dei sindaci dei distretti nella programmazione dei bisogni del territorio e a tutela del sociale e dei servizi dell'assistenza sanitaria intermedia (come gli ospedali di comunità , che dovevano sostituire i posti letto tagliati negli ospedali, ma che sono stati realizzati solo in piccola parte). Dispiace che questa collaborazione, che ha fatto onore anche al Presidente, sia sfumata, non per colpa nostra, riguardo il tema del riassetto delle Ulssâ€.
Conclude Cristina Guarda: “Mi rivolgo quindi ai Consiglieri di maggioranza. Visto che con tanta passione sul tema delle Ulss sono riusciti ad accettare e superare le loro contraddizioni e divergenze, spero che con altrettanta passione e unità di intenti si facciano finalmente promotori dell'attuazione del programma dei servizi socio sanitari che ad oggi, a pochi mesi dalla scadenza, non risulta essere stato applicato in alcuna Ulss veneta, con gravi danni per i pazienti e cittadini venetiâ€.
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