Approvata regionalizzazione del patto di stabilità interno
Martedi 7 Febbraio 2012 alle 22:15 | 0 commenti
Costantino Toniolo, Consigliere regionale Pdl - La regionalizzazione del patto e, presto, le unioni dei comuni, portano più margine d'azione agli enti locali! Introdotto anche criterio meritocratico
"L'approvazione in aula della normativa che porta alla cosiddetta regionalizzazione del patto di stabilità interno, assieme alla norma sull'unione dei comuni che discuteremo presto in assemblea, portano più margine di azione a livello economico ai nostri enti locali!"
Lo afferma il presidente della commissione Bilancio Costantino Toniolo (PDL) che ha illustrato oggi ai consiglieri in seduta plenaria la proposta di legge licenziata dalla commissione stessa, nata dalla mediazione tra una proposta della giunta e un'altra di alcuni consiglieri. "La Regione provvederà quindi, per gli enti locali del proprio territorio, ad integrare le regole riguardanti la disciplina del patto di stabilità interno e a modificare gli obiettivi posti dal legislatore nazionale, nel tener conto delle situazioni finanziarie esistenti".
Tra gli altri principi che individua questa legge vi è anche quello dell'introduzione di meccanismi orientati a premiare gli enti virtuosi e gli interventi coerenti con la programmazione regionale. "Si tratta di un incentivo per gli amministratori locali a fare bene", sottolinea Toniolo: "quindi coloro che spenderanno bene le risorse di bilancio e in questo modo realizzeranno quello che definiamo il bene comune, ovvero il bene della comunità amministrata, andranno premiati!"
E prosegue il presidente della Prima commissione: "Purtroppo fino ad oggi gli amministratori virtuosi venivano trattati dagli "enti superiori" alla stregua di coloro che avevano mal amministrato e che avevano creato buchi di bilancio: ora fortunatamente viene introdotto un principio meritocratico". E chiude Toniolo: "Della serie che chi farà bene l'amministratore avrà maggiori possibilità di manovra e quindi potrà essere premiato dall'elettorato, dalla propria gente!"
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