Quotidiano | Categorie: Politica

No alla manovra da Lanzarin: no del governo all'emendamento per comparto del mobile

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 17 Dicembre 2011 alle 16:23 | 0 commenti

ArticleImage

On. Manuela Lanzarin, Lega Nord - La Camera con 495 voti favorevoli e 88 contrari ha votato ieri la fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante "disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (La proposta di Legge). Il provvedimento è stato approvato ed inviato all'altro ramo del Parlamento. Contrarietà è stata espressa dal Gruppo della Lega Nord e dallo stesso on. Manuela Lanzarin che è intervenuta in Aula nella tarda serata di mercoledì 14.

"Questa manovra è una manovra iniqua, una manovra che sicuramente non aiuterà il nostro Paese a uscire da questa crisi finanziaria, ma è una manovra che va a colpire le fasce più deboli, che va a colpire le persone più in difficoltà, pensiamo ai nostri pensionati e ai lavoratori, ma va a colpire anche il tessuto produttivo principale, le piccole e medie imprese; quel tessuto che rappresenta la vera valvola di sfoga del nostro Paese, quel tessuto che ha permesso a questo Paese ma soprattutto al Nordest, territorio da cui io provengo, di poter progredire, di poter poi permetterci tutto il lusso che oggi ci permettiamo". Questo un passo del suo intervento disponibile in formato testo e video nel sito web www.manuelalanzarin.it
L'on. Lanzarin ha sempre e con costanza manifestato tutta la sua attenzione ed appoggio alle problematiche del comparto del mobile presente in particolare nei distretti del vicentino e trevigiano e con tutta la Lega Nord si è sempre espressa a difesa della produzione Made in Italy.
Su questi binari rientra la presentazione di un suo emendamento alla Manovra che "impegna il Governo ad adottare le opportune iniziative per poter estendere le agevolazioni fiscali della detrazione IRPEF del 36% anche alle spese sostenute da famiglie composte da persone di età non superiore a 36 anni, per l'acquisto di mobili certificati Made in Italy realizzati prioritariamente con materiali provenienti nell'ambito di programmi e progetti di riforestazione e con finiture di prodotti ecocompatibili, destinati all'arredo di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale".
«Abbiamo chiesto - spiega il deputato del Carroccio - di estendere la detrazione Irpef del 36 per cento alle spese sostenute per l'acquisto di mobili perché il settore del mobile è in difficoltà soffrendo anche per la concorrenza sleale proveniente dalla Cina e dagli altri Paesi che hanno una produzione scarsa e non di qualità, ma che mettono in crisi il nostro settore. Per cui con questo ordine del giorno abbiamo voluto chiedere che venga applicata la detrazione Irpef del 36 per cento per l'acquisto di mobili, ma mobili che siano fatti in Italia.
Da sempre questa è una battaglia della Lega: difendere i prodotti locali, i prodotti che vengono costruiti nel nostro territorio e che, quindi, sono prodotti sicuri, di qualità. Abbiamo pensato però ad un limite, al fine di conseguire tali detrazioni, di un'età non superiore a 36 anni per coloro che vorranno acquistare i mobili per la prima casa e quindi per l'abitazione principale. Salvaguardia dei tessuti produttivi ed aiuto concreto alle giovani coppie. Questo è quello che abbiamo chiesto al Governo.»
Nella tarda serata di ieri è arrivata però la bocciatura dell'emendamento da parte dell'Esecutivo.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network