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Appoggi: Variati 2, programma civico condiviso

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 5 Settembre 2010 alle 16:38 | 0 commenti

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Riceviamo da Marco Appoggi, capogruppo lista Variati Sindaco, e pubblichiamo

Dopo un dibattito estivo vivace e a volte difficile, Il documento che convalida l'entrata nella maggioranza della lista civica "Cicero impegno a 360°" e dell'Udc contiene alcune idee che vanno evidenziate per comprendere pienamente il significato politico dell'accordo e la pista di lavoro dell'Amministrazione.

Gli interventi della minoranza, che parlano di inciucio o di manuale Cencelli, hanno il sapore dei vecchi stantii modi di fare politica. Italia dei Valori che pone dei paletti sul metodo e sullo scarso coinvolgimento dei partiti tradizionali non coglie appieno il significato politico dell'accordo.
Sono comunque commenti comprensibili. Perché rimangono ancorati sul passato. E partirei proprio da qui per articolare brevemente questa mia valutazione.
In primo luogo il concetto di "vocazione inclusiva", più volte citato nel documento, ci rinvia alla capacità della nostra Amministrazione di accogliere le differenze, di costruire legami che riconoscono la specificità e la differenza di identità. Rispetto al passato, qui c'è un forte segnale innovativo che i critici e gli oppositori non hanno colto.
La politica della democrazia inclusiva, infatti, ci interroga continuamente sui confini delle nostre storie, delle nostre scelte. Con una politica inclusiva i confini della comunità sono aperti a tutti. Anche - e soprattutto - a chi è reciprocamente estraneo e che estraneo vuole rimanere.
Si tratta di costruire ponti fra le persone, le situazioni, le competenze. Non dobbiamo fare diventare gli "altri" come "noi", ma collegarli su obiettivi comuni e condivisi: appunto il programma civico. Con ciò s'intende intrecciare gruppi, liste civiche, partiti attorno ad una politica condivisa sui programmi, sui progetti che i cittadini vogliono e affidano, per voto popolare, direttamente al Sindaco che è garante, decisore e responsabile di questa volontà e si avvale della collaborazione amministrativa degli assessori e del sostegno politico d'indirizzo della maggioranza.
Certo, per sfuggire alla tentazione di un'equivoca contrapposizione sui "valori" (termine fin troppo abusato) è necessario superare - senza alcun revisionismo storico o demonizzazione fondamentalista tipica di gruppi anchilosati sul passato - una contrapposizione o i muri ideologici. Questo, però, è compito anche della sinistra tutta. Essa deve ritrovare i suoi basilari riferimenti: la cultura della solidarietà, la cultura comunitaria, la visione "locale/globale" del mondo, essere elemento di coesione, cercare tutti i collanti nella società, valorizzare le ragioni del noi, più che le ragioni dell'io e ritrovare anche il gusto di organizzare la società per realizzare il bene comune, che non è una parola vecchia o da mettere in soffitta!
Il secondo concetto del documento richiama la prospettiva di creare "i presupposti" per dare continuità al progetto in vista delle elezioni amministrative del 2013. Qui la sfida è ancora più rilevante.
Il disegno di politica locale sui temi dell'inclusione sociale dei più deboli, sulla partecipazione e sulla coesione sociale, sull' urbanistica sostenibile con partenariato corretto e trasparente fra interessi dei singoli e quelli pubblici (la gestione del PAT ne sarà banco di prova) richiede a tutti di rivedere le modalità e le forme di alleanze locali che si costruiranno non con logiche di appartenenza, ma nella individuazione di linee programmatiche condivise e "inclusive", in cui le differenze possono essere - anche nella gestione amministrativa sempre più difficile e complicata - un contributo positivo, non un ostacolo.
E per realizzare questo importante obiettivo è necessario aprire un dibattito serio per individuare e tracciare, anche con un forte spirito di collaborazione fra Giunta Comunale e Maggioranza Consiliare, la strada migliore da percorrere nei prossimi due anni che ci rimangono prima della scadenza elettorale. A partire, naturalmente, da questo innovativo accordo.

Marco Appoggi - capogruppo Lista "Variati Sindaco" (nella foto VicenzaPiù il giorno dell'annuncio, n.d.r.)

Leggi tutti gli articoli su: Giunta, Achille Variati, Marco Appoggi, Variati sindaco

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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