Appalti pubblici, Fracasso: se non si sblocca il patto di stabilità si ferma l'economia regionale
Martedi 11 Ottobre 2011 alle 16:12 | 0 commenti
Stefano Fracasso, Partito Democratico - Stamattina in via della'Oreficeria, presso la sede provinciale del Partito Democratico, Stefano Fracasso, consigliere regionale del PD e vicepresidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale, ha analizzato la situazione degli appalti pubblici regionali alla luce dei dati dell'Osservatorio Regionale sugli Appalti presentati in 7a Commissione del Consiglio Regionale.
"I dati regionali mettono in luce un dato allarmante: il numero dei lavori pubblici fotografato nel 2010 è un terzo di quelli che si registravano nel 2008. Per leggere meglio il dato bisogna risalire al committente che evidentemente non "appalta più". Stiamo parlando dei comuni, strangolati dal patto di stabilità , i cui investimenti in lavori pubblici sono scesi da oltre 430 milioni di euro nel 2008 a 180 milioni nel 2010. I dati dell'osservatorio ci dicono anche che oltre la metà dei bandi è partecipata da aziende locali, quindi - precisa Fracasso - tagliare i fondi ai comuni significa mettere in ginocchio l'economia locale".
"La Regione Veneto ha aderito a quello che oggi chiamiamo "patto di stabilità verticale", un piccolo polmone di 35 milioni di euro che dovrebbe permettere agli enti locali di far fronte alla tempesta. è evidente che si tratta di una misura tampone e che il problema va affrontato alla radice. Il 6 Ottobre il Gruppo Consigliare Regionale del PD ha presentato un'interrogazione per sapere quanti comuni avessero fatto richiesta di accesso al fondo speciale".
"In prospettiva anticiclica gli enti locali dovrebbero essere un motore per l'economia, invece le scelte politiche forsennate del governo rischiano di guidarci verso la recessione. In questa situazione cresce il ricorso ai sistemi della finanza partecipata, i cosiddetti project financing, con tutti i rischi che già conosciamo. Dall' altra parte vi sono gli appalti verdi, per le energie rinnovabili, che rappresentano però solo un timido tentativo di far fronte alla crisi che colpisce gli enti locali. Quando la politica decide - conclude Fracasso - si possono avviare processi positivi, ma i dati dimostrano purtroppo che ciò non è sufficiente ad arginare l'emorragia dei comuni. Ci sono comuni che potrebbero spendere e sono condannati da una normativa oramai inefficace".
Leggi documento di sintesi relativo ai dati dell'Osservatorio Regionale sugli Appalti
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