Apindustria, costituzione della "Fondazione per l'impresa e l'industria manifatturiera"
Giovedi 5 Maggio 2011 alle 21:24 | 1 commenti
Apindustria Vicenza - Svolta nel sistema della rappresentanza degli imprenditori. 12 Associazioni imprenditoriali del Nord d'Italia aderenti a Confapi hanno costituito un nuovo soggetto per valorizzare il tessuto produttivo nazionale, per difendere la cultura e l'importanza dell'industria manifatturiera
«Per molti la crisi è finita ma, è stata confusa una ripresa con il rallentamento della discesa - esordisce il Presidente di Apindustria Vicenza, Filippo De Marchi - in realtà non ci siamo accorti, invece, di una cosa ben più grave: siamo dentro ad una fase di profondo declino della nostra economia. L'analisi della situazione attuale è così semplice da non aver bisogno di essere rammentata».
«Le PMI sono il vero valore per il nostro territorio e, noi crediamo da sempre a questo valore, tuttavia, oggi non è consentito perdere tempo: i mercati corrono, e i clienti italiani ed esteri con loro. Manca, alla piccola impresa italiana, tutto quel supporto che negli altri stati si "chiama sistema Paese" che va da una legislazione severa ma efficiente, da un fisco rigoroso ma utile, da un supporto all'internazionalizzazione necessario e coordinato. Senza dimenticarsi del sistema bancario che dovrebbe supportare le imprese e non sfruttarle. Ma, ahimè, quello che ci porterà ad un sicuro declino è l'incapacità politica di valutare il rischio che perdere la capacità produttiva, soprattutto nel settore manifatturiero, per la nostra Italia, non è un obiettivo di avvicinamento alle "cosiddette" economie occidentali, ma una vera regressione economica. Credo, con questo, che il vuoto più grande sia imputabile alla politica, oggi distratta su altri fronti, senza una visione prospettica dei problemi che riguardano le aziende ed il Paese».
«Queste sono le motivazioni - spiega il presidente De Marchi - che abbiamo condiviso con altri colleghi imprenditori e che assieme a noi pensano sia giunto il momento di imprimere una svolta decisiva anche nel sistema della rappresentanza delle imprese. Abbiamo cominciato dal nostro interno e abbiamo costituito nella "Fondazione per l'Impresa e l'Industria manifatturiera" un nuovo soggetto costituito da 12 Associazioni di Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, in rappresentanza di 12.000 aziende e oltre 250.000 addetti».
«Nei prossimi mesi altre 6 associazioni provinciali e 3 Federazioni regionali si sono dichiarate interessate a completare il percorso per aderire con lo status di fondatore alla Fondazione per l'Impresa e l'Industria Manifatturiera.
Presidente della Fondazione è Paolo Agnelli, industriale manifatturiero di terza generazione, alla guida dell'omonimo gruppo con oltre 300 dipendenti, Presidente di Apindustria Bergamo e Confapindustria Lombardia. In particolare le 12 Associazioni che hanno per prime costituito la Fondazione a Milano lo scorso 2 maggio sono: per la Lombardia Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Mantova e Varese; per l'Emilia Romagna Modena e Reggio Emilia; per il Veneto Padova, Venezia, Verona e Vicenza».
Commenta De Marchi: «A chi ci chiede che bisogno c'era di creare un altro soggetto, noi rispondiamo che la vera domanda è: perché nasce un nuovo soggetto?»
E il motivo è presto detto: «tutti parlano e invocano, soprattutto a livello nazionale, più attenzione e più risorse per la manifattura italiana, ma pochi sono quelli che davvero poi s'impegnano e sanno cosa fanno. E poi occorre anche chiedersi - prosegue De Marchi - se i rappresentanti degli imprenditori a Roma siano davvero all'altezza del compito che i territori gli hanno assegnato. In tal senso la Fondazione avrà un unico scopo: difendere e valorizzare il nostro sistema economico, basato sulla manifattura e sulla piccola media impresa, divulgando e diffondendo la cultura del tessuto industriale. Un sistema che ha permesso a un paese come il nostro, senza materie prime e uscito distrutto dal secondo conflitto mondiale, di diventare una delle economie più forti del pianeta. Per questo - conclude il Presidente De Marchi - la Fondazione dialogherà con tutti e a tutti i livelli: classe politica, associazionismo, sindacati, mondo bancario per aumentare la competitività del manifatturiero italiano, risultato indispensabile per salvaguardare il futuro dell'intera economia italiana.».
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