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Aperture domenicali, Coppola: avevamo ragione, non serve tenere sempre i negozi aperti

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 10 Ottobre 2012 alle 14:57 | 0 commenti

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Regione Veneto  -  Sono stati presentati i risultati di un'indagine conoscitiva sugli effetti della liberalizzazione delle aperture domenicali e festive e degli orari giornalieri dei negozi voluta dal decreto legge cosiddetto. "Salva Italia", che ha interessato un campione di oltre 1000 imprese del commercio appartenenti alla piccola, media e grande distribuzione e un campione di 800 consumatori.

Si tratta della prima fase di un progetto condotto dalla Regione, in collaborazione con il Centro Studi di Unioncamere Veneto e con il Gruppo di lavoro, appositamente costituito dalla giunta regionale, a cui partecipano anche i rappresentanti delle associazioni delle imprese del commercio, dei consumatori e dei sindacati.
"I risultati rilevati - commenta l'assessore regionale al commercio Isi Coppola - confermano quanto buon senso ci avesse guidato nell'approvare la legge regionale n. 30/2011 in materia di orari e aperture domenicali. In essa era previsto l'ampliamento a 16 delle domeniche lavorative, la chiusura obbligatoria nelle festività del 1 gennaio, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno Pasqua e Natale e la promozione di iniziative di marketing territoriale concertate con la piccola, media e grande distribuzione, finalizzate alla valorizzazione del tessuto commerciale urbano". "L'aver impugnato questo provvedimento, pendente ora in Corte Costituzionale, sia da parte della grande distribuzione, che del Governo, sospendendo l'applicazione della nostra legge - aggiunge l'assessore - ha portato alcune conseguenze di assoluto rilievo".
Dall'indagine emerge infatti che: 1) circa il 70% della piccola, media e anche della grande distribuzione dichiara che le aperture domenicali avranno un impatto sui costi che aumenteranno e non saranno compensati dall'aumento delle vendite. I maggiori costi non assorbiti dall'organizzazione aziendale verranno riversati sui prezzi dei prodotti e quindi sui consumatori; 2) sotto il profilo occupazionale, la maggior parte delle imprese del commercio, compresa la grande distribuzione, ritiene di non procedere, per ora, con nuove assunzioni, e che fronteggerà le aperture domenicali rimodulando i turni e l'orario di lavoro della manodopera attuale (grande e media distribuzione) o aumentando l'orario di lavoro proprio e/o dei propri familiari (piccola distribuzione); 3) oltre il 75% dei consumatori preferisce avere massimo 2 domeniche di apertura al mese e secondo un calendario programmato e ben comunicato. Le abitudini di consumo infatti non sono cambiate (solo il 5% dei consumatori tende a cambiare abitudini).
"Mi permetto di evidenziare, al di là degli aspetti formali che la Corte Costituzionale rileverà - conclude l'assessore Coppola - come talvolta la politica, quella che sa ascoltare le esigenze di territorio, riesca ad essere reale interprete delle esigenze dei cittadini molto meglio di quanto possano disporre pur rispettabili "tecnici". Certo avremmo avuto minori tensioni e forzature ad aperture cervellotiche e poco comprensibili e, oggi, nemmeno suffragate da risultati economici adeguati, o compensate da copiose, quanto fantomatiche assunzioni, garantite dagli incantatori di turno".


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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