Anziani non autosufficienti, interpellanza dell'opposizione. Ciro Asproso: "centrodestra si dedica alla pratica del capro espiatorio"
Giovedi 23 Agosto 2018 alle 17:29 | 0 commenti
INTERPELLANZA – ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI – 22.8.2018
Gli over 65, nella nostra Regione, sono passati da 827.410 del 2002 (18,27% della popolazione) a 1.096.055 (22,40%) nel 2017. In valore assoluto a distanza di 15 anni sono presenti in Veneto 268.645 over 65 in più. Tali dati dimostrano in modo inequivocabile il progressivo invecchiamento della popolazione, fenomeno che porta inevitabilmente ad un aumento consistente della cosiddetta cronicità , ovvero del numero di persone che presentano una condizione di multi morbilità .
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la non autosufficienza una vera emergenza a livello mondiale, anche in considerazione del fatto che il rapporto tra persone adulte inserite nel ciclo produttivo ed anziani in quiescenza si dimezzerà entro il 2050, con sempre minori possibilità di fornire cure intergenerazionali.
Le Linee programmatiche di governo, recentemente approvate, dedicano poca attenzione al tema degli anziani e quando lo fanno è per ipotizzare iniziative di co-housing sicuramente interessanti, ma che si rivolgono agli autosufficienti. Eppure sono almeno un milione i malati cronici non autosufficienti in Italia, quasi il 2% della popolazione. Di questi, circa la metà sono affetti da demenza senile o morbo di Alzheimer. La vera emergenza è quindi data dal gran numero di persone anziane non autosufficienti che gravano pesantemente sulle famiglie di appartenenza, sia in termini economici che sociali. Tanto più se si considerano gli altissimi costi delle rette nelle Case di Riposo che hanno raggiunto livelli oramai insostenibili. A tale proposito si evidenzia che il documento "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali" della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ottobre 2000, ha rilevato che già nel corso del 1999, 2 milioni di famiglie italiane sono scese sotto la soglia della povertà a fronte delle spese sostenute per la cura di un componente affetto da una malattia cronica.
E’ opportuno precisare che la retta in una Casa di Riposo si compone di una parte sanitaria che è carico della Regione e di una alberghiera a carico degli utenti e, in ultima analisi, dei Comuni.
In Veneto abbiamo un numero di posti letto disponibili (autorizzati ed accreditati) superiore rispetto al numero di impegnative di residenzialità emesse dalla Regione.
Questo significa, in buona sostanza, che i posti convenzionati (per i quali le famiglie pagano solo la quota alberghiera) sono inferiori rispetto ai posti accreditati (per i quali si pagano sia la quota alberghiera che quella sanitaria).
Se la Regione Veneto non aggiorna la quota sanitaria è evidente che le Case di Riposo si vedono costrette ad aumentare la parte alberghiera della retta, ossia quella a carico degli utenti.
TUTTO CIO’ CONSIDERATO si invita il Sindaco a sostenere il seguente Ordine del Giorno da inoltrare alla Regione Veneto, possibilmente con il voto unanime del Consiglio comunale:
Il Consiglio Comunale di Vicenza approva il seguente Odg sulle impegnative residenziali per la non autosufficienza, per la piena attuazione del Piano socio sanitario regionale e per una migliore sanità territoriale.
Premesso che:
presso il Consiglio regionale è in discussione la Riforma delle IPAB, che si auspica si concluda quanto prima visto che tale normativa risulta approvata pressoché in tutte le Regioni, in attuazione della Legge quadro del 2000;
nelle more dell’approvazione della citata Riforma, risulta non aggiornata dal 2009 la Programmazione regionale delle impegnative residenziali per la non autosufficienza; vi sono perciò degli squilibri molto accentuati fra i diversi territori regionali con ULSS che hanno a disposizione un numero di impegnative da assegnare molto più elevato di altre;
non risulta al riguardo soddisfacente la norma regionale che ha incrementato del 25% l’accreditamento di posti letto senza convenzione, a totale pagamento dell’ospite: ciò vuol dire che circa 4000 posti letto su 27.000 a disposizione sono a totale carico delle famiglie che arrivano a pagare anche 2700/3000 euro al mese per il posto letto;
la quota sanitaria regionale risulta inoltre non aggiornata dalla medesima data del 2009, sempre ferma a 50 euro circa per persona, e ciò comporta ulteriori pesanti aggravi per le famiglie e i Comuni che devono integrare le rette per le famiglie indigenti;
CHIEDE
al Consiglio Regionale di procedere celermente all’aggiornamento della programmazione regionale delle impegnative di ricovero, superando le inaccettabili differenze fra territori della Regione;
alla Presidente della Giunta Regionale di predisporre un incremento consistente del Fondo per la Non Autosufficienza nella prossima proposta di bilancio in modo da aggiornare la quota sanitaria delle impegnative.
*Asproso Ciro, Balbi Cristina, Colombara Raffaele, Dalla Rosa Otello, Marchetti Alessandro, Marobin Alessandra, Pupillo Sandro, Rolando Giovanni, Sala Isabella, Selmo Giovanni, Spiller Cristiano, Tosetto Ennio.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.