Animali d'affezione sempre sotto tiro, Cpv: gatto Pier trafitto da un dardo a Creazzo Colle
Sabato 17 Novembre 2012 alle 22:28 | 2 commenti
Renzo Rizzi, portavoce CPV Coordinamento Protezionista Vicentino - Non solo fucili e veleno, a Creazzo Colle Pier, un gatto di razza europea. è stato trafitto da una freccia, l'animale è riuscito a trascinarsi fino a casa con il dardo che lo passava da parte a parte.
Brutta storia, che ancora vede protagonisti loro malgrado i mici di casa e i loro conviventi: era il 24 di settembre quando la proprietaria di Pier, viene informata da una vicina di casa, che da ore vede uno dei suoi gatti, praticamente immobile in uno spazio erboso, che confina tra le due proprietà .
Arrivata sul posto, G.M. residente a Creazzo collina, si trova di fronte a una scena drammatica, il suo Pier, un gatto di circa quattro anni e' immobile, con la testa appoggiata a terra, e una freccia di arco che lo passa da parte a parte.
Il gatto era ancora in vita, G.M. telefona alla sua veterinaria, la quale compresa la situazione complessa le indica una clinica attrezzata di pronto soccorso di Vicenza.
Il veterinario dott. Andrea Rubin nel suo rapporto scrive : il gatto presenta un dardo infilato nel sottocute, tramite un foro di entrata nella spalla destra e uno di uscita nel fianco sinistro all'altezza della terza vertebra lombare, il soggetto si presenta in stato di forte shock ipotermico.
Il dardo è stato tolto con la somministrazione di anestesia totale.
G.M. ha dichiarato : "Pier è un gatto tranquillo, sterilizzato, si muove poco da casa si allontana di 2-300 metri al massimo, nella zona dove vivo, ho sempre cercato di rispettare gli altri, davvero non mi spiego il perché di tanta ferocia verso questi animali, anche perché come è noto fare del male a loro significa colpire una famiglia intera"."Ora Pier sta migliorando ma vi assicuro che vederlo terrorizzato da qualsiasi rumore diverso o addirittura da una mosca in volo mi fa pena".
Le guardie zoofile, informate sui fatti alla metà di ottobre, hanno cominciato il loro incessante lavoro interrogando i vicini, raccogliendo indizi, in particolare, hanno scoperto che la parte della freccia usata per il lancio era stata tagliata, operazione ad hoc per nascondere la propria firma, eseguita sull'animale in agonia.
Al momento le guardie Zoofile presenteranno denuncia contro ignoti, ma le indagini proseguono,
senza tralasciare nessun indizio.
Renzo Rizzi portavoce CPV ha aggiunto : Dall'inizio dell'anno solo in provincia di Vicenza, abbiamo catalogato oltre cento animali d'affezione colpiti dai fucili da caccia, dal veleno, dalle trappole ed ora anche dalle frecce. In riferimento al caso di Pier, la dea Bendata gli ha dato una mano, ma il fatto segnala l'apertura di un'ulteriore preoccupante frontiera, gli animali possono diventare bersagli.
Queste armi, Archi e Balestre sono sempre più di moda, ho potuto notare che in alcuni campi di addestramento al tiro con l'arco, i bersagli soliti sono stati sostituiti da animali finti, dalla volpe, al lupo, agli ungulati ecc. ritengo diseducativo e pericoloso questo tipo di approccio specialmente per i giovani. L'altissimo numero di animali di proprietà vittime di questi atti delinquenziali dimostrano che la prevenzione e la repressione non funzionano, nonostante la legge 189/2004 preveda pene severe, fino a sedicimila euro di sanzione e 18 mesi di carcere per chi uccide con dolo un animale d'affezione. Alla procura chiedo di dotare gli agenti zoofili di tutti gli strumenti previsti, e di trattare questi reati con particolare attenzione, in quanto la morte violenta di un amico a quattro zampe, coinvolge emotivamente negativamente tutta la famiglia, bambini compresi.
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P. S. spero sempre di non dover ripetere questa frase, ma ormai ho perso la speranza.