Quotidiano | Categorie: Sanità

Amianto, killer silenzioso: 2.195 morti, 9.890 ammalati. Le Istituzioni pubbliche cosa fanno?

Di Citizen Writers Domenica 16 Gennaio 2011 alle 12:24 | 0 commenti

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Riceviamo sul tema ‘drammatico' dell'amianto questo contributo da L'azzurro intorno a noi-Associazione socio ambientale ((ricordiamo che per inviare propri scritti basta inviare una mail a [email protected] , l'indirizzo per i Citizen Writers, gli 'scrittori di strada', quelli più vicini alle notizie ...).

L'Amianto, il killer silenzioso. Le Istituzioni pubbliche devono farsi carico dei costi di recupero dell'amianto.

Esistono ancora in Italia, dopo la Legge del 1992 che ne vietava la produzione, circa 32 milioni di tonnellate di amianto sparse in tutto il territorio nazionale. L'asbesto, questo è il nome scientifico del pericoloso e silenzioso killer dei nostri polmoni, secondo le statistiche dell'Istituto Superiore della Sanità, ha determinato finora la morte di 2.195 persone e ne tiene sottoscacco almeno 9.890 attualmente ammalate di questa malattia, frutto del mancato e tardivo accertamento della sua pericolosità delle nostre autorità politico-sanitarie, che solo nel 1992 ne decisero il divieto di produzione. Ma un'altro errore che allora fecero i legislatori fu quello di non decretarne lo smaltimento come rifiuto pericoloso e di non aver imposto ai detentori, sia pubblici che privati, di denunciarne la presenza affinché le autorità competenti provvedessero al ritiro. Dunque noi chiediamo che la responsabilità per la mancata attribuzione all'amianto dello status di rifiuto pericoloso debba essere attribuita ai decisori politici e che di conseguenza l'onere per il prelievo, l'imballaggio e il trasporto nei luoghi di smaltimento dell'asbesto debba essere completamente a carico delle Istituzioni - Regione, Provincie, Comuni e Ulss -. Infatti il problema dei costi per il recupero e lo smaltimento dell'asbesto è uno dei motivi che spingono alcuni cittadini ad abbandonare le lastre del pericoloso minerale nei luoghi più impensati. E questo è molto grave perché questi materiali prodotti prima del 1992, dunque già invecchiati di almeno 20 anni, se lasciati nelle canalette, sotto i ponti, in mezzo alle sterpaglie o nelle periferie metropolitane col tempo diventano obsoleti e più dannosi per la salute.. Infatti una delle particolarità dell'amianto è quella di sfibrarsi con il passare del tempo e di rilasciare le fibrille che lo compongono, che sono estremamente sottili e inodore : in un centimetro quadrato di eternit ci sono circa 355 mila fibrille. Un grave pericolo per le nostre corde vocali e per i nostri polmoni. Ecco perché chi detiene l'amianto deve avvisare la pubblica autorità, che deve provvedere al ritiro. Ma vediamo quali sono le malattie, quasi sempre mortali, che sono provocate dall'amianto. Innanzi tutto l'asbestosi, in secondo luogo il mesotelioma della pleura ed altre ancora meno note ma non meno pericolose. Dove sono queste fibrille d'amianto? Sui tetti, sotto forma di lastre ondulate; nelle nostre case e negli uffici come coibente di pareti e soffitti; nella carrozze ferroviarie di vecchia produzione come isolante, nei filtri di auto e nelle conduttore idriche mescolate al cemento. Ed inoltre invochiamo il "Principio di Precauzione" che stabilisce quanto segue: i decisori pubblici non devono sottovalutare qualsiasi pericolo noto o occulto per la popolazione e devono predisporre un piano di sicurezza che garantisca la cittadinanza da eventuali, anche se non accertati scientificamente, danni per la popolazione.
Roberta Menaldo ass. L'azzurro intorno a noi
Via S. Pio X. Selvazzano D. (Padova)
Email : [email protected]

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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