Amber chiede che Sofil titolare del 89,6% di Parmalat non partecipi al voto su azione di responsabilità chiesta dal fondo. Chi chiese lo stesso quando Atlante bocciò la richiesta nei confronti di Franesco Iorio & c. in BPVi?
Lunedi 29 Maggio 2017 alle 11:30 | 0 commenti
Radiocor ha appena riferito che il rappresentante del fondo Amber Capital ha chiesto, nel corso del suo intervento davanti all'assemblea degli azionisti di Parmalat, che l'azionista Sofil non partecipi al voto sulla delibera dell'azione di responsabilità verso cinque dei consiglieri in carica nel periodo 2011-2012. in quanto sarebbe "illogico e inopportuno" che Sofil, azionista di Parmalat con l'89,6% partecipi al voto sull'azione di responsabilità . Nessuno, anche tra le associazioni dei soci traditi da Banca Popolare di Vicenza pose una questione analoga quando bastò il no del fondo Atlante, titolare di 15 miliardi di azioni da 10 centesimi a fronte dei 10 milioni di titoli di chi nella Banca aveva messo i suoi risparmi, a bocciare la proposta fatta dai soci di stra minoranza, dopo l'azzeramento di fatto delle loro azioni, di estendere la scontata anche se tardiva azione di responsabilità verso i vecchi amministratori capeggiati da Gianni Zonin anche ai consigli a trazione Francesco Iorio.
I componenti e i vertici di quei consigli, tra cui Iorio e Stefano Dolcetta, sono quelli che Giuseppe Guzzetti ha accusato come autori di "prospetti falsi" per la fallita quotazione in Borsa che spalancò le porte proprio ad Atlante e gli stessi che Alessandro Penati, presidente di Quaestio sgr, la società di gestione del fondo stesso, ha individuato come coloro che gli presentarono conti poi rivelatisi non veritieri e così tragici da definirli poi come una "horror story".
Sulla vicenza BPVi, quindi, il buio impera e chissà se sarà mai svelato un segreto che copre lo "sbancamento" di un territorio e che assomiglia a quello che ha coperto gli autori dell'abbaimeno del volo Itavia su Ustica: non si muore solo fisicamente.
Amber nella delibera appena presentata ha chiesto azione di responsabilita' nei confronti di Antonio Sala, Marco Reboa, Francesco Gatti, Yvon Guerin e Daniel Jaouen.
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