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Alluvione, il Tribunale dice sì al bacino di Caldogno. Vezzaro: subito via ai lavori

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 22 Aprile 2013 alle 17:57 | 0 commenti

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Comune di Caldogno - Arriva la sentenza definitiva del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche che di fatto è un via libera alla costruzione del bacino di Caldogno. "La sentenza è del del 17 aprile ma abbiamo ricevuto le carte oggi", afferma il primo cittadino di Caldogno, Marcello Vezzaro. "Il Tribunale delle Acque pubbliche che ha sede a Roma rigetta la richiesta di sospensiva presentata circa un mese fa da un gruppo di cittadini e agricoltori", spiega Vezzaro, "che si opponevano alla realizzazione del bacino mettendo in evidenza l'urgenza utilizzata negli atti amministrativi che presumibilmente non sarebbe stata necessaria. In realtà era necessaria eccome!"

"Lo si evince anche da questa sentenza", prosegue Vezzaro, "in cui il Giudice mette in evidenza nelle motivazioni che è prevalente la sicurezza dei cittadini su ogni altra attività. Quindi l'opera va realizzata".

"Questo significa che sono assolutamente legittime e giuste le scelte fatte dall'Amministrazione di Caldogno", sottolinea il Sindaco Vezzaro, "di dare preminenza all'opera del bacino-invaso, anche attraverso la veloce adozione ed inserimento nel PAT della stessa opera, intervento amministrativo che facemmo poco prima delle elezioni amministrative del 2011 per motivi di urgenza". Alcuni cittadini e associazioni a suo tempo contestarono apertamente la presunta fretta nell'adozione ed inserimento dell'opera nel Piano Attuativo Territoriale: ricorsero al TAR e al Consiglio di Stato ma fu data ragione sempre al Comune.

"Infine vorrei ricordare ai proprietari dei terreni che comunque resta aperta la valutazione delle indennità di servitù di allagamento", conclude Vezzaro.

Leggi tutti gli articoli su: Comune di Caldogno, alluvione, bacino di espansione

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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