Alluvione due anni dopo, Giangregorio: non è cambiato nulla
Domenica 11 Novembre 2012 alle 23:20 | 0 commenti
Nicola Giangregorio, Comitato C.R.E.D.I.C.I. - Esattamente due anni dopo, la paura per le esondazioni non solo si è fatta sentire, ma è diventata anche in queste ore, in parecchie zone della provincia di Vicenza, una angosciante realtà . Esattamente due anni sono passati, pensavo che almeno per una volta i nostri amministratori prendessero veramente coscienza di un territorio debole ed a rischio idrogeologico. Ma nonostante gli alti dirigenti strapagati, luminari interpellati ed un ex/futuro commissario straordinario, i risultati non mi sembrano apprezzabili.
Sono bastati un giorno e mezzo di pioggia per ritrovare paesi e città del vicentino in apprensione, ed in molti casi anche con l'acqua che ha riempito le case di inermi cittadini, mettendo fine anche le ultime speranze di cambiamento. A questo punto, è di tutta evidenza che nonostante i proclami elettorali, non si sia ancora elaborato un serio piano d'intervento in caso di rischi idrogeologici o calamità naturali, e prova ne è l'ultima affermazione del governatore Zaia " il rischio idrogeologico è un tema che diventerà organico nella programmazione regionale". Ed allora queste 800 opere con quale criterio le hanno fatte? Giusto per tappare qualche buco? Ma la gente del Veneto non ha nulla da preoccuparsi perchè dalla crisi si esce con poteri speciali e qualche consigliere regionale che va in giro a tagliare nastrini per l'indipendenza della Catalogna. E' sarà cosi che non avremo nemmeno una regione da rendere indipendente.
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