Alluvione 2010, due anni in più per restituire gli acconti richiesti dalla Regione
Giovedi 2 Gennaio 2014 alle 20:41 | 0 commenti
 
				
		Comune di Vicenza - Un emendamento alla legge di stabilità fa tirare un sospiro di sollievo ai quasi 400 alluvionati veneti del 2010 che non hanno ancora provveduto alla restituzione degli acconti, come richiesto dalla Regione. “Grazie al lavoro compiuto dai nostri parlamentari vicentini" ha dichiarato oggi a palazzo Trissino il sindaco Achille Variati, affiancato per l'occasione dall'assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza e dall'onorevole Federico Ginato.
"Ci saranno due anni di tempo in più  per restituire le somme richieste dalla Regione: la scadenza è infatti  ora fissata al 31 dicembre 2015. Sono coinvolti coloro che, pur  danneggiati, non sono poi stati in grado di dimostrare i danni  effettivamente ripristinati, come specificava l'ordinanza Berlusconi.  Queste famiglie e queste aziende avevano infatti ricevuto una lettera  dalla Regione che invitava a restituire l'acconto entro il 31 dicembre  scorso. Ma noi sindaci dell'area alluvionata avevamo più volte chiesto  al Governo di prevedere una norma che permettesse la dilazione dei  termini. E alla fine a tradurre le parole in fatti sono stati i nostri  parlamentari, guidati da Federico Ginatoâ€. 
 “Dei circa 2.200.000 euro complessivi –  ha spiegato Dalla Pozza, che ha promosso fin dall'inizio l'iter  dell'emendamento -, al 31 dicembre 2013 risultava restituito circa il 50  per cento: 737.421,98 euro da 369 privati e 620.333,80 euro da 89  imprese. Gli altri 284 privati e 112 attività produttive che ancora non  hanno provveduto, con questa rateizzazione prorogata avranno quindi la  possibilità di avere più respiro nel restituire quanto richiesto. Tengo a  precisare che si tratta di persone che hanno subito un danno, e spesso  anche gli allagamenti successivi, non certo dei 'furbetti' – ha aggiunto  l'assessore -, i quali non hanno più potuto riprendere la loro attività  o non sono stati in grado di riparare le proprie abitazioni. Tant'è che  non si contano le lettere, a volte disperate, ricevute dai sindaci  dagli alluvionati coinvolti per chiedere la dilazione dei tempiâ€. 
 “L'emendamento è il risultato di un  lavoro di squadra con i colleghi parlamentari vicentini Moretti,  Sbrollini e Crimì – ha dichiarato Ginato, membro peraltro della  commissione bilancio del Parlamento - che ci permette di dimostrare che  stiamo operando per uno Stato più giusto, più corretto, meno  burocratico, più efficace. Fra le migliaia di emendamenti presentati  solo quelli segnalati dai gruppi politici vengono discussi, e questo è  stato uno dei 100 segnalati dal Partito Democratico, con successiva  discussione in notturna e parere favorevole del Governoâ€.
 “È senz'altro una buona notizia – ha  commentato infine il sindaco –, ma il recupero di questi crediti non  sarà nella mani del Comune, resterà affare della Regione: è troppo  comodo lasciare fuori i sindaci quando è il momento di prendere le  decisioni e poi però chiedere loro di fare da gabellieriâ€.
 L'assessore Dalla Pozza ha annunciato  l'invio di una lettera in Regione per chiedere di fissare un limite  oltre il quale richiedere la garanzia fideiussoria per la restituzione  delle somme, attualmente non previsto.
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