Allagamenti show
Giovedi 16 Maggio 2013 alle 20:33 | 1 commenti
Mentre alle 20,30 è annunciato dall'ufficio stampa del Comune un "punto stampa" sugli «allagamenti di oggi» presso il Com ( Centro operativo municipale di San Biagio) alla presenza del sindaco Achille Variati, il lungo giro da noi fatto in città e nella cerchia della periferia farebbe pensare a tenere alto il livello di guardia anche se a puro scopo prudenziale.
Il livello dei fiumi e dei canali lambisce argini e ponti e in vari punti l'acqua ha tracimato ma, se la situazione meteo dovesse prima "tranquillizzarsi", come ora sembra stia avvenendo, per poi migliorare, come pare probabile, dovrebbe svanire l'ennesimo incubo di questa città che ad ogni pioggia si riscopre debole per responsabilità su cui pochi sembrano realmente volersi interrogare.
Eppure ad ogni evento di allarme alluvione la gente reagisce da un lato con organizzata compostezza, dall'altro cova una rabbia sempre più diffusa.
Che, sempre più spesso, trova sfogo in chiare proteste, come quelle da noi raccolte dalla coppia di titolari di un negozio di ortofrutta in Contrà San Marco che, al nostro ingresso, dopo aver fotografato i tombini ancora una volta "esplosi" a Contrà Chioare (foto) nonostante le mille assicurazioni di "intervento già effettuato", stavano raccontando la loro amarezza a Patrizia Barbieri, candidata della Lega nord ma anche lei, come tantissimi aspiranti delegati dei cittadini di tutte o quasi le liste, armata di stivali e impermeabile per dare assistenza ai vicentini in difficoltà .
I due "fruttivendoli" le stavano raccontando verso le 19 che «anche questa volta ci siamo dovuti dare da fare da soli e senza aiuto. Mentre le autorità sono a Ponte degli Angeli a farsi riprendere da cameraman e fotografi con mezzi di soccorso, personale, sacchi di sabbia e quant'altro, qui non c'è nessuno, neanche della Protezione civile, e i sacchi li abbiamo dovuti andare a prendere noi o abbiamo usato quelli che avevamo conservato dall'ultimo allarme. Eppure l'acqua ha lambito case e negozi e i tombini, eccoli lì, eruttano acqua...».
Insomma la paura sta diminuendo, ma non la rabbia per la disorganizzazione, lamentata, lontano dalle telecamere: «abbiamo dovuto chiamare noi perché fossero messe le transenne per bloccare il traffico in Contrà Chioare!».
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